Esteri
Hong Kong, Joshua Wong su Twitter:‘Il mio arresto è una persecuzione politica’
L'attivista pro-democrazia di Hong Kong Joshua Wong, definisce l'arresto subito la settimana scorsa una "persecuzione politica", e prevede una "alta possibilità" di essere condannato a una pena detentiva. Lo scrive in una serie di messaggi su Twitter alla viglia dell'udienza che lo vedrà rispondere delle accuse di assemblea non autorizzata durante le manifestazioni del 5 ottobre dello scorso anno, e di violazione della legge sulle maschere per coprire il volto varata dall'amministrazione guidata da Carrie Lam (e successivamente giudicata incostituzionale dall'Alta Corte di Hong Kong).
I due reati, spiega Wong su Twitter, possono comportare pene massime di cinque e un anno di carcere. "Il mio arresto è senza dubbio una persecuzione politica", scrive Wong. “È chiaramente volto a intimidire la persone di Hong Kong in vista del 1 ottobre, festa nazionale di Pechino. Se mi verrà negata la cauzione", conclude, "spero sinceramente che il mondo continui a prestare attenzione ai dodici attivisti e allo sviluppo di Hong Kong".
Il riferimento ai dodici attivisti riguarda le persone arrestate il mese scorso dalla polizia cinese con l'accusa di essere entrate illegalmente in acque cinesi, mentre erano diretti a Taiwan a bordo di un motoscafo. I dodici sono oggi in stato di detenzione a Shenzhen. Gli attivisti arrestati erano tutti già stati accusati di reati relativi alle proteste pro-democrazia dello scorso anno, e uno di loro è stato arrestato per violazione della controversa legge sulla sicurezza nazionale nella città, imposta da Pechino a fine giugno scorso.