Esteri
Hunter Biden, figlio di Joe, indagato in Delaware per presunti reati fiscali
A cinque giorni dalle elezioni una tegola per il Presidente eletto
Il figlio del Presidente eletto Joe Biden, Hunter, è indagato per presunti reati o irregolarità di tipo fiscale. La novità sta nel fatto che è stato lo stesso Hunter a comunicare di essere indagato da un giudice del Delaware (dove i Biden risiedono), su presunti affari che avrebbe fatto con Cina e Ucraina quando il padre era vicepresidente di Barack Obama.
Di questo problema se ne era parlato spesso e lo stesso Trump aveva attaccato Biden nel corso di uno dei dibattiti presidenziali ricevendo come risposta un ‘sono orgoglioso di mio figlio e sono certo che tutti gli attacchi che sta subendo lo renderanno più forte’. Stessa risposta contenuta in una nota ufficiale dello staff del Presidente nominato ‘Il presidente-eletto è orgoglioso di suo figlio, che ha combattuto sfide difficili, inclusi i feroci attacchi personali degli ultimi mesi, e ne è uscito più forte".
E’ sicuramente qualcosa di cui Joe Biden avrebbe fatto a meno a cinque giorni dalla più importanza scadenza istituzionale, quella del 14 dicembre, giorno in cui il collegio elettorale lo nominerà formalmente Presidente degli Stati Uniti.
Le lontane pressioni di Trump sul Governo ucraino che poi gli causarono un procedimento di impeachment sembrano essere nate proprio da un tentativo di incastrare i ‘non ancora dimostrati’ affari del giovane Biden, uomo d’affari dalla vita complicata e toccata dalla tossicodipendenza.
Una giustizia ad orologeria che però non dovrebbe toccare più di tanto l’immagine del democratico che ha sempre ammesso le problematiche del figlio, non certo gli eventuali reati.
Unico aspetto critico dell’accadimento sono le prossime elezioni in Georgia dove sono in palio due seggi elettorali decisivi per la maggioranza della Camera Alta. E le prime spine dopo le gioie della vittoria cominciano ad arrivare sulla testa del nuovo Presidente.