Esteri
I 4 cavalieri dell’Apocalisse che faranno perdere Trump
Coronavirus, Biden, George Floyd e Obama, gli incubi del Presidente
Nel dicembre scorso Donald Trump aveva in mano la rielezione a Presidente degli Stati Uniti. L’economia viaggiava a ritmi formidabili e cresceva da oltre 115 mesi. La parola disoccupazione era praticamente dimenticata e il muro con il Messico quasi fatto. Insomma il suo mantra ‘America First’ pareva un versetto biblico.
Poi a gennaio il panorama è bruscamente e drammaticamente cambiato. Prima ancora di rendersene conto il Presidente dei ‘ miracoli' si è trovato a combattere con quattro identità che gli stanno preparando per novembre una vera e propria Apocalisse.
Ma chi sono i 4 Cavalieri che stanno togliendo al repubblicano la poltrona più importante del mondo?
Il primo sicuramente si chiama Coronavirus.
Il 'virus cinese’ come Trump lo ha sempre chiamato, prima una semplice febbre che si sarebbe risolta con i primi caldi, poi un virus scatenato dai cinesi, poi un nemico invisibile, sta di fatto che adesso gli Stati Uniti, in piena estate, registrano 4.200.000 contagi e 148000 morti. Il trend di diffusione non accenna a diminuire mentre crescono rapidamente gli americani che giudicano la gestione del Presidente insufficiente. Insomma una debacle che, a tre mesi dalle elezioni, è una lancia puntata al fianco del repubblicano.
Il secondo è Joe Biden, il democratico ex vicepresidente. Un tranquillo avversario in condizioni normali, adesso un gigante silente che, con il suo silenzio, sta mettendo a nudo tutti gli errori trumpiani. E poi il valore del suo motto ‘ Make America Better’ ‘asfalta' completamente l’ipertrofico mantra di Trump ‘Make America Great’. Un Biden inclusivo contro un Trump divisivo.
Il terzo è il fantasma di George Floyd, l’afroamericano ammazzato da un poliziotto bianco di Minneapolis. Una morte che ha risvegliato i movimenti antirazzisti e scatenato una violenza in tutte le città americane. La risposta di Trump è stata ancora una volta divisiva e forse sbagliata. Seguendo il suo credo di Law & Order ha mandato la Guardia Federale che ha colpito duro ma ha creato ancora più proteste. Forse sarebbe stata l’occasione di dare messaggi di pace al mondo afroamericano e non sbandierare una finta ‘riforma' della polizia per tentare di calmare gli animi.
Il quarto è, politicamente , il più pericoloso per Trump e si chiama Barack Obama. Per la prima volta nella storia americana un ex presidente si scontra con un Presidente appoggiando apertamente il suo avversario.
Obama ha messo a disposizione di Biden la sua potenza di fuoco mediatica. Il suo twitter ha qualcosa come 120 milioni di follower, un terzo degli americani ed è davanti a giganti dello spettacolo come Rihanna e Justin Bieber.Biden ne ha soli 7 milioni e Trump 84 milioni. Nell’ultimo miglio della campagna Obama ha confermato che sarà a fianco del suo ’silente‘ ex vicepresidente.
Questi quattro Cavalieri sembrano davvero essere pronti, a novembre, a chiudere la partita con l’uomo che pensava, fino a pochi mesi fa, di essere dell’America il re, e non il Presidente.