Esteri
Il coronavirus ridivide la Germania. All'est salari più bassi di 700 euro

A trent'anni dalla Riunificazione torna forte la Ostalgie
L'effetto Covid si abbatte anche sulla cosiddetta Germania unita, ovvero quella che 30 anni fa - 3 ottobre 1990 - festeggiava solennemente e ufficialmente la Riunificazione, dopo la fine della Ddr e la caduta del Muro di Berlino. La pandemia e il lockdown hanno aumentato le differenze tra Ovest ed Est, ridando così slancio al fenomeno della ostalgie, ovvero della nostalgia per l'ex Repubblica Democratica Tedesca e per le sue sicurezze sociali ed economiche che oggi, soprattutto con il coronavirus, sono solo un miraggio.
Un documento del governo federale di Berlino, come rivela stampa tedesca, indica che i dipendenti a tempo pieno con contributi sociale nell'ovest del paese guadagnano in media 699 euro al mese in più rispetto ai loro colleghi nell'est. A livello nazionale lo stipendio lordo medio di dipendenti a tempo pieno è di 3.401 euro al mese (3.209 euro a fine 2017). Secondo gli esperti, oltre alle differenze di potere economico, la copertura più bassa dei contratti collettivi nella Germania orientale è uno dei motivi delle retribuzioni inferiori nella ex Ddr. Ecco perché all'Est i due partiti estremi, Afd a destra e Die Linke a sinistra (lantana erede della Sed), insieme arrivano attorno al 50%. Anche questa è la cosiddetta Germania unita.