Esteri

Il Regno Unito vuole mandare i richiedenti asilo in Rwanda: ecco come

di Enrico Verga

Le stime di France 24 parlano di un investimento del governo inglese di 140 milioni di sterline (170 milioni di euro circa)

Il Regno Unito predispone campi di contenimento per i profughi in Rwanda

In questi giorni, nei trend topic di twitter UK, sono apparsi tweet con parole chiave come “concentration camp”, “UK”, “Rwanda”. Scartata l’ipotesi che si trattasse di una giornata della memoria, legata agli orrori della seconda guerra mondiale andando a scavare si fa una scoperta agghiacciante. Il Regno Unito, stante i testi e i meme dei tweet degli utenti inglesi, sta costruendo zone di contenimento in Rwanda, dove saranno deportati gli indesiderati migranti che sbarcano nel Regno Unito. Noi italiani siamo criticati in Europa perché non li accogliamo (spesso recuperandoli in acque internazionali o maltesi); mentre gli inglesi li deportano a 4.000 km dal loro territorio. Un modo di fare molto inglese, elegante, dove si evita di esporre troppo i panni sporchi in pubblico. Facciamo il punto per comprendere dove si ferma il politicamente corretto. 

Fatti due conti sono poco meno di 30 milioni i cittadini coloniali (cioè quelli invasi dagli inglesi) che sono morti per azioni dirette del governo della Corona. I campi di concentramento, eretti dagli inglesi nelle guerre boere videro (come ricorda l’Independent) oltre 100.000 europei rinchiusi qui: queste “facilities” erano usate come arma di ricatto nei confronti dei coloni (che difendevano la loro terra), un approccio simile a quello che fecero i nazisti trucidando i cittadini italiani per punire i partigiani. Circa il 35% degli ospiti dei campi morirono di stenti e malattie, in maggioranza donne e bambini. 

Nelle pacifiche proteste indiane di Amritsar furono poco meno di 1.000 i civili indiani fucilati dalle truppe inglesi; un numero imprecisato morì in seguito per ferite gravi e infezioni. La partizione dell’India, che vide nascere il Pakistan, fu un cataclisma sociale. Le stime parlano di circa 10 milioni di indiani, di religione islamica, spostati di peso dalle loro case. Nelle guerre settarie che seguirono, spesso “trascurate” dagli ufficiali inglesi, si stima oltre un milione di morti tra i civili.