Esteri
Il sito Sputnik critica l'Italia su Venezuela e sanzioni
il "silenzio mediatico" dell'ambasciatore russo Sergey Razov
Sputnik è un sito informativo russo molto vicino al Presidente Vladimir Putin. È presente in molte edizioni nazionali in tutto il mondo, tra cui anche quella italiana ed ovviamente sostiene in maniera del tutto esplicita le posizioni russe nel nostro Paese, inizialmente con buona sintonia governativa.
Da qualche tempo, però, si notano critiche esplicite al governo giallo-verde.
Tra gli autori noti, vi è Giulietto Chiesa, da prima filosovietico (è stato il corrispondente da Mosca de l’Unità) e poi filorusso.
Nel suo articolo pubblicato il giorno di San Valentino ha espresso critiche contro la posizione del Ministro degli Esteri Moavero Milanesi per “essersi associato alla posizione europea sulla crisi venezuelana”.
In realtà Chiesa critica principalmente la Lega che con Salvini si era schierata inizialmente con Guaido per poi rivedere questa decisione al Parlamento europeo, mentre i Cinque Stelle, soprattutto con Alessandro Di Battista, hanno sostenuto le ragioni di Maduro, poi esplicitate nel noto voto di astensione a Strasburgo.
Ma Sputnik, e quindi Vladimir Putin, è anche critico nei confronti delle azioni che il governo italiano dovrebbe condurre per togliere (o quantomeno a mitigare) le sanzioni alla Russia.
Infatti, in altri articoli, si scrive che su questa vicenda “c’è molto fumo e poco arrosto” intendendo con ciò che il governo giallo - verde fa grandi proclami che poi però non si traducono in adeguate azioni concrete.
L’Italia ha una posizione amichevole verso la Russia ed è uno dei pochi Paesi che ha avuto il coraggio di farlo, ma Mosca deve anche comprendere che Roma deve in primis tutelare i suoi interessi nazionali sia a Caracas che a Strasburgo.
Tuttavia ci sono anche problemi comunicativi.
Mosca esercita una costante pressione mediatica sul Web -cosa del tutto legittima-per tutelare i propri interessi, al che però non c’è un adeguato riscontro pratico nell’azione del suo ambasciatore in Italia, Sergey Razov, che vive isolato mediaticamente e che non rilascia mai interviste ai giornalisti italiani, neppure a quelli che potrebbero condividere le sue idee, alimentando così i malintesi.