Iran, il riformatore Rouhani resta presidente. Buona notizia per l'Occidente
Il presidente uscente dell'Iran, il moderato Hassan Rohani, va verso la riconferma con il 57%
Iran: Rohani verso elezione a primo turno con 57%
Il presidente uscente dell'Iran, il moderato Hassan Rohani, va verso la riconferma con il 57% dei consensi davanti al rivale conservatore, Ebrahim Raissi. Questi i dati ufficiali a scrutinio dei voti praticamente ultimato. Questa larga vittoria al primo turno dovrebbe permettere a Rohani di proseguire nella sua politica di apertura, avviata con l'accordo sul nucleare raggiunto nel luglio 2015 con le grandi potenze internazionali. Su 40 milioni di schede scrutinate a Rohani sono andati 22,8 milioni di voti, contro i 15,4 milioni di Raissi.
Erano presenti altri due candidati, che hanno ottenuto risultati marginali. Il tasso di partecipazione al voto e' stato del 70%, tanto che per l'affluenza l'apertura dei seggi e' stata protratta di sei ore. Rohani, 68 anni, era stato eletto per il primo mandato nel 2013. Questi quattro anni hanno visto il suo impegno nel negoziato sul nucleare, che ha portato a una parziale cancellazione delle sanzioni imposte alla Repubblica islamica a livello internazionale.
Al momento l'accordo non ha ancora avuto gli effetti sperati sul rilancio economico del paese, ma ha comunque riportato l'Iran sulla scena politica. Rohani nel secondo mandato intende proseguire nella politica di apertura; resta il fatto che per la struttura costituzionale dell'Iran, la politica del presidente deve sempre ricevere l'avallo della Guida suprema, l'ayatollah Ali Khamenei, ma e' anche sottoposta all'attento vaglio del potente sistema giudiziario islamico e dei Guardiani della rivoluzione, il corpo armato di elite.