Esteri
Isis: "Uccidere tutti i bimbi disabili". Nuova fatwa del Califfato
Non esiste limite alla barbarie dei jihadisti dello Stato Islamico (Isis). A Mosul, capitale del Califfato nero nel Nord dell'Iraq, il responsabile della Shariya islamica del gruppo terroristico avrebbe emesso una fatwa (editto islamico) che ordina "l'uccisione dei neonati down, o sofferenti di malformazioni genetiche oppure fisicamente disabili".
E'quanto denuncia Mosul Aye un sito d'informazione di attivisti locale che parla della "soppressione" già avvenute di ben 38 neonati nella sola città di Mosul. Non ci sono, per ovvi motivi, conferme ufficiali della notizia. Ma il sito che diffonde questo ennesimo crimine è diretto da attivisti sunniti del governatorato di Ninive il cui capoluogo è appunto Mosul.
Secondo le fonti di questo sito, dietro ordine del responsabile della Shariya dell'Isis in città, il saudita Abu Said al Jazrawi, l'organizzazione avrebbe "sopresso 38 neonati di età tra una settimana e tre mesi, tutti sofferenti di malformazione genetica". La maggior parte delle vittime sarebbero state "eliminate con la somministrazione di dosi letali oppure per strangolamento". Lo stesso sito che lancia l'hashtag #IAmDisabledTheCaliphWillKillMe ("Sono disabile il Califfo vuole uccidermi"), spiega che "la maggior parte dei bambini uccisi erano figli di combattenti stranieri che avevano sposato donne irachene, siriane e asiatiche".
"Come se non fosse abbastanza per l'Isis uccidere uomini, donne e anziani, adesso ammazzano anche i bambini", scrive ancora la Ong che ricorda come la fatwa orale rievochi l'eutanasia nazista dei bambini disabili.