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Israele, spunta la base "segreta" costruita con gli Usa. La strategia comune per tenere sotto controllo l'Iran

di Redazione Esteri

Il Sito 512, a Har Qeren, si trova ad appena una trentina di chilometri dalla Striscia di Gaza, nel Negev

Guerra Israele, la strategia comune con gli Usa per monitorare l'Iran: spunta una base "segreta"

Israele e gli Stati Uniti, in gran segreto, studiavano da anni la possibilità di un attacco da parte dell'Iran. Questa strategia tra i due Paesi è emersa per via della scoperta di una base militare costruita proprio in collaborazione tra Usa e Israele con l'obiettivo di poter fronteggiare l'esercito di Teheran. La base in questione - riporta Il Corriere della Sera - si chiama Sito 512 e si trova a Har Qeren, appena a una trentina di chilometri dalla Striscia di Gaza. La sigla in codice identifica una base "segreta" — in realtà nota — realizzata dagli Usa insieme agli israeliani fin dagli anni 2000. Costruita nel deserto del Negev fa parte della rete integrata di sorveglianza che deve monitorare la minaccia dei missili iraniani. Per questo ospita un radar mobile, i Patriot e forse anche un Thaad, il sistema più sofisticato di questa categoria di armi. Un equipaggiamento di nuovo sotto l’attenzione perché il Pentagono ha deciso di inviarlo in queste ore nello Stato ebraico. Il centro nel Negev, all’inizio, ospitava un centinaio di soldati ma successivamente, con lavori nel 2017 e nel 2023, la sua capacità è stata estesa a mille uomini.

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Un vero avamposto Usa, con infrastrutture importanti, nel territorio israeliano. Simbolo evidente di una collaborazione stretta. Un supporto all’ombrello dell’Idf messo sotto pressione dagli attacchi degli avversari. La batteria - prosegue Il Corriere - è composta da 9 lanciatori su camion, ognuno con 8 ordigni in grado di ingaggiare proiettili a corto, medio e lungo raggio. Un intercettamento che avviene nella fase finale, grazie all’assistenza degli apparati in dotazione. La missione dello scudo è coordinata da alcune stazioni sparse in Medio Oriente, network sviluppato seguendo le mosse di Teheran, impegnata nell’ampliamento del proprio arsenale. Antenne che tengono sotto controllo le mosse della Divisione aerospaziale dei pasdaran, la componente protagonista delle recenti rappresaglie e sponda per le milizie alleate dotate anche loro di mezzi con i quali bersagliare da lontano lo Stato ebraico.