Esteri
L'ideologo di Putin: "Se ci sentiremo minacciati useremo la bomba atomica"
Il filosofo vicino al Cremlino, Aleksandr Dugin, difende l’attacco russo: "È un’azione militare, non un’invasione. Il presidente malato? Mai stato meglio"
Dugin: "Proteste in Russia? Tutto inventato. Il popolo è con Putin"
La guerra in Ucraina continua senza sosta. Kiev è stata presa d'assalto dai russi, ormai le truppe di Putin sono in centro città nella capitale e ci si prepara allo scontro finale. Chi conosce bene lo Zar e le sue idee è un filosofo e politologo russo, Aleksandr Dugin, che ha stretti legami con il Cremlino, considerato "l’ideologo di Putin" e descritto - si legge sul Giornale - come un suo consigliere e ispiratore. E' un pensatore non allineato. La sua è una voce scomoda, non esente da parzialità e propaganda, ma utile da ascoltare. "Tutto molto tranquillo in Russia. La popolazione appoggia completamente Putin. Non c’è una vera opposizione. E non tanto perché c’è una censura contro chi critica le operazioni militari in Ucraina, ma perché il popolo russo è davvero solidale con il Presidente. La guerra? No, è un'operazione militare. Putin ha spiegato molto bene gli scopi. Denazificare un Paese il cui governo ha non solo tollerato ma appoggiato i gruppi neonazisti.
"Putin - prosegue Dugin al Giornale - sapeva che l’Ucraina ha un grande esercito e che prendere il controllo di un Paese con 40 milioni di persone non sarebbe stato semplice. Ecco perché le operazioni sul campo si prolungano. Sconfiggere un esercito di 600mila soldati, che ha dalla propria parte l’appoggio e la propaganda di tutto l’Occidente non è facile. Uso dell'atomica? Questo è l’unico vero problema, anche per noi. Tutto dipende dagli Stati Uniti. Se Washington si limita alle sanzioni, alle pressioni politiche e agli appoggi economici all’Ucraina, insomma se l’Occidente sosterrà indirettamente Kiev non succederà nulla. Se però ci sarà un attacco diretto della Nato, allora la Russia risponderà con mezzi simmetrici. Se ci sentiremo minacciati sul nostro territorio, useremo le armi nucleari".