Esteri

L’industria Usa del noleggio auto in profonda crisi. Riflessi sui costruttori

di Daniele Rosa

1,5 milioni di veicoli fermi per due mesi. Hertz in bancarotta e Avis in crisi.

L’industria americana di noleggio auto è in una crisi profonda. Una crisi che si riflette pesantemente sui costruttori di auto.

In tempi normali, non quelli odierni, le compagnie di noleggio acquistano quasi 2 milioni di veicoli contribuendo a più del 10% delle vendite di auto negli Stati Uniti.

Il business dei ‘rent car’ deriva per due terzi dagli aeroporti. I viaggiatori nei due mesi di lockdown, aprile e maggio, sono calati del 94% e questo evidenzia senza ombra di dubbio il dramma economico che sta attraversando questo settore.

Un altro ritorno economico del noleggio auto, poco conosciuto, riguarda le coperture assicurative che vengono date alle compagnie in caso di incidenti alle macchine noleggiate. Ma con pochi clienti  le compagnie di assicurazione hanno restituito volontariamente ai clienti oltre 7 miliardi di dollari di premi.

L'industria del noleggio auto in Usa in profonda crisi

In due mesi di lockdown il mercato del noleggio è stato praticamente azzerato.

La Hertz ha dichiarato bancarotta ( usando il Chapter 11 che permette la ristrutturazione del debito) e ha annunciato che non acquisterà auto per tutto l’anno. Già in aprile non era riuscita a far fronte ai pagamenti a diversi istituti di credito, che detengono contratti di locazione della maggior parte della flotta negli Stati Uniti.

La Rival Avis Budget (CAR) ha perso molto danaro pur rimanendo in una situazione leggermente migliore. Ma anch’essa ha dichiarato che diminuirà dell’80% gli acquisti di auto per l’intero anno.

E nonostante questa diminuzione forzata negli acquisti entrambe le compagnie sono sovraccariche di auto inutilizzate.

Non è difficile pensare a significative vendite di auto da noleggio nei prossimi mesi. Un volume di veicoli che riempie le flotte da noleggio con oltre 1,5 milioni di veicoli.Come rilevato da molti osservatori del settore ‘le compagnie adesso non hanno bisogno di auto ma di cash’.  

E’ chiaro che anche il mercato dell’usato è stato colpito dalla crisi. Molto probabilmente questo mercato sarà sommerso da una alto numero di veicoli usati e dovrà per forza abbassare i prezzi. La sola Avis Budget ha dichiarato di voler ridurre del 20% la sua flotta entro giugno. 

Sul mercato dell’usato i clienti avranno a disposizione una larga varietà di modelli a  prezzi competitivi ma questo si rifletterà negativamente sul mercato del nuovo.

Per i clienti dell’usato sarà un periodo sicuramente di buoni acquisti mentre per i clienti del nuovo le notizie non saranno altrettanto buone dato che si prevedono aumenti soprattutto nei contratti di leasing.

Normalmente per i costruttori di auto i margini di guadagno sugli acquisti delle compagnie di noleggio/leasing hanno dei margini bassi soprattutto se paragonati agli acquisti dei commercianti al dettaglio che pagano di più per avere optionals più sofisticati sulle auto.

Certo è che, sebbene con margini bassi, gli acquisti delle compagnie di noleggio garantiscono cash ai produttori, che è l’unica cosa di cui ora hanno bisogno.

E questo ‘crash’ è un’altro dei tanti colpi all’economia della pandemia da Coronavirus.