Esteri
La sonda russa Luna-25 si è schiantata prima dell’allunaggio
La sonda spaziale Luna-25 si è schiantata sul suolo lunare dopo un'orbita incontrollata ed è andata distrutta
La sonda pesante 800 chili aveva appena aggiustato la sua orbita per preparare la discesa verso la luna
“Mosca abbiamo un problema”. E si chiama Luna-25. Fallisce ancora prima di iniziare il suo lavoro la prima missione russa sulla luna dopo 47 anni. La sonda spaziale Luna-25 si è schiantata sul suolo lunare dopo un'orbita incontrollata ed è andata distrutta. A comunicarlo è l'ente spaziale russo Roscosmos che nella mattinata di domenica ha perso il contatto con la sonda spaziale dopo il suo impatto con il suolo lunare. "L'apparecchio si è spostato in un'orbita imprevedibile e ha cessato di esistere a causa di una collisione con la superficie lunare", si legge nel comunicato russo.
I primi problemi si erano riscontrati nel pomeriggio di sabato quando l’agenzia spaziale russa aveva ammesso un imprevisto durante le manovre preliminari di allunaggio della sua sonda Luna-25. Prima del comunicato di oggi, Roscosmos si era limitato a comunicare che “la situazione era in stato di analisi”. La sonda pesante 800 chili aveva appena aggiustato la sua orbita per preparare la discesa verso la luna. “Durante l’operazione si è verificata una situazione d’emergenza a bordo della sonda, cosa che non ha permesso di eseguire la manovra secondo i parametri specificati”. Il segnale preliminare di un problema, prima dello schianto di oggi.
La Russia non tentava una missione lunare da Luna-24 nel 1976, quando al Cremlino governava Leonid Brezhnev. Quarantasette anni dopo Luna-25 avrebbe dovuto ripercorrere i fasti spaziali di un tempo. Partita nella notte tra il 10 e l’11 agosto, la sonda spaziale era riuscita a entrare nell’orbita della luna mercoledì scorso. L’allunaggio morbido era previsto per lunedì nei pressi del polo sud.
Al successo i Luna-25 è legato il prestigio di un’agenzia spaziale storica, ma dalla reputazione macchiata a causa degli insuccessi degli anni scorsi e della guerra in Ucraina. Lo stesso Yuri Borissov, direttore di Roscosmos, aveva ammesso a giugno che le probabilità di successo della missione si aggiravano attorno al 70%.