Esteri
Le accuse sessuali a Joe Biden e il sostegno di Hillary Clinton
Tara Reade, l’accusatrice, dura anche contro la Clinton
L’endorsment che Hillary Clint ha fatto ieri nei confronti di Joe Biden ha destato molte perplessità, soprattutto in ambito democratico e risvegliato dall’oblio un incubo che per Biden sembrava ormai sepolto.
Il ‘nightmare’ sono le accuse di ‘assalto sessuale ‘da parte di Tara Reade, una componente dello staff di Biden all’epoca della sua vicepresidenza.
Un minuto dopo aver visto l’appoggio della Clinton, la Reade ha parlato con Fox News rilasciando pesanti dichiarazioni, sia su Biden, abbastanza scontate, ma pure contro Hillary Clinton , sempre autoproclamatasi, secondo la Reade ‘ campionessa di femminismo e di difesa della donna in generale’.
Tara Reade ha accusato Biden di averla ‘assaltata sessualmente’ mentre lavorava nello staff presidenziale al Senato. Il caso, non ancora chiuso, secondo la Reade, continua a riempirsi di nuove prove e dichiarazioni.
‘Ho votato per Hillary-ha detto la Reade-nel 2016. Sono da tempo una democratica. Ma quando ho visto che vuole sostenere un ‘predatore sessuale’ e che questo predatore era il mio primo boss ho reagito’.
‘Non è necessario tutto questo per il mio Paese-ha continuato Tara Reade-è necessario invece che ci sia un cambio culturale che non permetta di continuare la ‘cultura dello stupro’.
Quello che alla Reade non torna assolutamente è la doppia morale della Clinton, prima paladina a difesa dei diritti femminili, e poi sostenitrice di chi invece questi diritti non li ha rispettati.
‘Non voglio essere sporcata, scartata o ignorata-ha concluso la Reade-sono sincera e continuerò a parlare’.
Nell’incontro con Fox news la giovane ha chiesto che vengano resi pubblici i documenti, secretati nell’Università del Delaware, che conterrebbero ulteriori evidenze a riprova del comportamento dell’ex vicepresidente.’ ‘Perchè tutto questo materiale non viene portato alla luce e reso pubblico?’. Si è chiesta la Reade.
Al momento la rete di protezione degli alleati democratici, e il clamore della pandemia, sembrano essere riusciti a mantenere coperto questo ‘possibile’ scandalo. Se le accuse fossero vere è chiaro che per Joe Biden la corsa sarebbe finita.
Ma la fine della storia non è ancora stata scritta.