Macron e la guardia del corpo: scandalo e sospetti scuotono la Francia
Non si placa la bufera sul presidente francese e sulle strane protezioni dell'Eliseo al bodyguard licenziato per violenza
Emmanuel Macron e la sua guardia del corpo Alexandre Benalla. Un rapporto che in Francia fa scandalo e contribuisce a offuscare ulteriormente l'immagine già incrinata del presidente francese.
Ci sono voluti due mesi perché l'inquilino dell'Eliseo si decidesse a licenziare il bodyguard che - durante le manifestazioni del Primo Maggio - è stato colto in flagrante dalle telecamere picchiare alcuni malcapitati con tanto di elmetto e fascia della polizia.
La bufera sull'Eliseo si è abbattuta nel momento in cui è parso chiaro che le autorità francesi avessero protetto Benalla, nientemeno che la guardia del corpo principale di Macron durante la campagna presidenziale e sua autentica ombra in ogni apparizione pubblica.
Il comportamento a dir poco illecito di Benalla era già noto al ministro dell'interno Gérard Collomb, tanto che il bodyguard era stato sospeso per 15 giorni, per poi tornare in servizio attivo accanto al presidente. Ma dal suo passato sono ora emersi particolari imbarazzanti per l'Eliseo e per Macron, come sottolinea Il Fatto Quotidiano: Benalla fu infatti cacciato dall'ex ministro Montebourg per aver causato un incidente d'auto e, nel 2015, era stato denunciato da una sua parente sempre per violenza.
Pure, al momento, malgrado rischi tre anni di carcere, Benalla non se la passa malaccio: si è infatti rifugiato nel suo buen retiro, ovvero un bell'appartamento messogli a disposizione dall'Eliseo nel quai Branly, il quartiere più chic di Parigi. Altro particolare che soffia sulle fiamme degli interrogativi pressanti che agitano l'estate francese. Uno su tutti: perché Macron protegge fino a tal punto Benalla?