Maduro come Nerone a Roma: suona il piano mentre il Venezuela brucia
Maduro come Nerone a Roma: suona il piano mentre il Venezuela brucia. Sessantacinque morti e la protesta continua
Di Daniele Rosa
Pur nel dramma ma la storia si ripete. Incurante del paese che sta brucianodo il presidente dittatore Nicolas Maduro, continua a proporre al popolo la sua personale campagna di marketing, mostrandosi in un video impegnato in un'improbabile assolo al pianoforte. Una sorta di triste similitudine con quel pazzo di imperatore Nerone che suonava la cetra di fronte a Roma in mezzo alle fiamme.
CRISI DEL VENEZUELA. MADURO COME NERONE. SUONA E IL PAESE BRUCIA
Neppure la morte a Caracas della sessantacinquesima vittima del conflitto, un giovane di 33 anni ucciso negli scontri con la polizia, e neppure il ripetersi periodico di marce di protesta in tutto il Paese, dalla marcia dei Libertadores di ieri all'annunciata marcia di oggi contro la libertà di espressione, stanno riducendo la tracotanza del dittatore venezuelano.
Maduro anzi sembra alimentarsi di energia da queste proteste e continua nella sua drammatica campagna di contro informazione proponendo, attraverso la sua televisione, un film molto diverso da quello che si sta proiettando nella vita reale del paese.
CRISI DEL VENEZUELA. UN DISCORSO DA MUSSOLINI
In un discorso che nei toni, molti dei nostri padri in epoca fascista, avevano in parte già dovuto sentire da un certo Mussolini, Maduro si è complimentato con un gruppo di uomini della Guardia Nacional.
'Voi- ha detto ispirato il presidente dittatore- state difendendo il diritto al futuro del paese contro questi terroristi che attaccano con 'canicas de metal' con palle di piombo'.
E aggiunge assicurando che ' il processo di cambio della Costituzione proposto il 1 maggio cercherà di rigenerare tutto questo e portare la pace nel paese'.
Peccato che il motivo vero, a detta di tutti gli osservatori indipendenti, sia di allontanare il paese da libere elezioni.
CRISI DEL VENEZUELA. UNA TRISTE CONTROINFORMAZIONE
E l'enfasi del discorso raggiunge l'apice quando Maduro conclude con 'voi siete la punta della lancia del trionfo della pace, questa gente è battuta e con la Costituente li andremo a sotterrare'.
Sarebbe una comica da cabaret se non ci fossero di mezzo morti , feriti, e imprigionati solo per una giusta richiesta di libertà.
Ma l'opposizione non si ferma ed oggi è prevista, come confermato dal presidente dell'Assemblea nazionale Julio Borges, manifestazioni in tutte le piazze per il diritto alla libertà di espressione, alle quali si riuniranno anche i pochi giornalisti ancora indipendenti.
CRISI DEL VENEZUELA. UNICA SPERANZA DALL'OEA
Un pò di speranza per le legittime richieste dei venezuelani sta nella riunione del 31 maggio quando si riunirà l'OEA, l'organizzazione degli stati americani, che ha al primo posto in agenda la discussione del caso Venezuela.
Sarà solo attraverso forti prese di posizione a livello internazionale che si potrà ridare al paese un normale diritto di elezioni e allontanare una quotidiana carneficina di civili.