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Migranti, Mattarella: "Ue superi norme preistoriche". Massimo sostegno a Kiev

di Redazione Esteri

Il Capo di Stato trascorrerà i prossimi giorni tra Polonia e Slovacchia, per rinsaldare l'alleanza italiana e guidare la riconciliazione con i principi dell'Ue

L’altro fronte su cui Mattarella vorrebbe svolgere una mediazione proficua riguarda il rapporto burrascoso tra Ue e Polonia. La posizione di quest’ultima nella “guerra del grano” ha sancito in modo lampante la collisione con Bruxelles, che ha condannato questa mossa: "La politica commerciale è di competenza esclusiva dell'Ue e, pertanto, non sono accettabili azioni unilaterali", ha chiarito un portavoce della Commissione Ue. La veste “diplomatica” che Mattarella ha il delicato compito di portare avanti verterà quindi sui grandi temi dell'europeismo, sia nel colloquio con Duda che in quello con il presidente del Consiglio Mateusz Morawiecki. Proprio Morawiecki un mese fa in un discorso all'università di Heidelberg ha chiesto senza mezzi termini di "ridurre il numero di aree di competenza dell'UE", teorizzando il rischio di una centralizzazione dei poteri di Bruxelles mascherata da federalizzazione.

Nello specifico, la Commissione Ue ha deferito la Polonia alla Corte di Giustizia europea mentre la Corte costituzionale polacca ha disconosciuto il primato del diritto europeo rispetto al diritto nazionale. Il Capo di Stato italiano dunque, cercherà di interrompere questo braccio di ferro tra Varsavia e Bruxelles. Un nodo focale di questo proprosito sarà il discorso più delicato, quello di mercoledì a Cracovia, che sarà incentrato proprio sui valori dell'europeismo, sulla necessità di una maggiore integrazione sui criteri fondanti e, non da ultimo, ricorderà come l'Italia sostiene istituzioni, valori e diritto europei, sottolineando soprattutto l'importanza del dialogo sui valori comunitari al di là dei dossier specifici.