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Migranti, Mattarella: "Ue superi norme preistoriche". Massimo sostegno a Kiev

di Redazione Esteri

Il Capo di Stato trascorrerà i prossimi giorni tra Polonia e Slovacchia, per rinsaldare l'alleanza italiana e guidare la riconciliazione con i principi dell'Ue

In passato la Polonia era considerata il più grande mercato dell'Europa centro-orientale - con un Pil che sfiorava il +5% - oggi, contestualizzato nel conflitto tra la Russia e l’Ucraina, è senza dubbio un alleato fondamentale nell’ambito della Nato. In questo senso, il primo tema di confronto con il presidente Duda sarà senz’altro il coinvolgimento nella guerra in ucraina e la gestione dei rifugiati, circostanze che nell’ultimo anno hanno dato avvio a un riavvicinamento della Polonia con il blocco occidentale, spesso in preda all’euroscetticismo che ha rivolto Varsavia più verso Washington. D’altro canto, porprio l’aiuto incondizionato a Kiev - attraverso l’aumento delle spese militari fino al 4% e l’accoglienza per un milione e mezzo di ucraini - sta incrinando la fiducia della popolazione, che risente di questo ingente impegno economico e sociale, che impatta inevitabilmente sull’economia del Paese.

In questo quadro, nell’ottica delle elezioni del prossimo ottobre - che vedranno contrapporsi il presidente Andrzej Duda, dietro alla bandiera del partito Diritto e giustizia di Jarosaw Kaczyski, e l'ex presidente del consiglio polacco, ex presidente del Consiglio Europeo e presidente del Ppe, Donald Tusk - saranno fondamentali le scelte del presidente attuale per assicurarsi nuovamente il favore dei suoi.