Esteri
Musk saluta Trump, lascerà il suo ruolo nel governo a maggio. Rapporti rovinati dopo un gesto di Elon
Dietro all'addio non ci sono solo gli "attacchi della sinistra" ma anche Trump

Efficienza Governativa: Elon Musk


Donald Trump e Elon Musk
Elon Musk lascia il Doge, spunta la data delle dimissioni
Il fortissimo legame Trump-Musk non esiste più, il presidente degli Stati Uniti aveva scelto il patron di Tesla come suo braccio destro durante la sua campagna elettorale e Musk non si era certo tirato indietro, mettendo bocca su tutti i dossier, anche quelli più scottanti. Proprio per uno di questi episodi Trump avrebbe deciso di ridimensionare il suo ruolo. Circa un mese fa, infatti, Musk si era presentato al Pentagono per partecipare a una riunione - secondo fonti vicine alla Casa Bianca - sul possibile piano per una futura guerra contro la Cina, un summit strategico al quale Musk non era stato invitato. Lo stesso Trump sarebbe intervenuto per fermarlo con una telefonata di fuoco ai vertici del Pentagono: "Che cazzo ci fa Elon lì? Impeditegli di entrare".
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Dopo quell'episodio i rapporti tra Trump e Musk si sono ridotti ai minimi e lo stesso presidente aveva annunciato: "Presto Musk tornerà a occuparsi delle sue aziende". Quel momento ora sembra imminente. Lo scrive il Washington Post, precisando che la data delle dimissioni del patron di Tesla non è ancora nota, ma che il suo status di dipendente governativo dovrebbe scadere a fine maggio. Il miliardario, riporta il quotidiano, è pronto a lasciare il Doge, il ministero per snellire la macchina dello Stato, perché è stanco di dover affrontare quella che considera una serie di attacchi sgradevoli e immorali da parte della sinistra, secondo una fonte a lui vicina. Musk crede tuttavia che le sue dimissioni non diminuiranno il potere o l'operato del Doge.