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Tagli all'amministrazione Usa/ Musk si mette contro anche i veterani, 80mila licenziamenti. Il 67% ha votato per Trump

Sono 15 milioni, molti con problemi di salute. La decisione ha provocato una nuova bufera

di Redazione Esteri

Musk, tagli e licenziamenti: veterani in rivolta. Molti di loro hanno votato per Trump

Elon Musk, il patron di Tesla, continua a fare tagli alla pubblica amministrazione degli Stati Uniti. L'obiettivo fissato dal suo ministero (Doge) è parecchio ambizioso, far risparmiare all'amministrazione Trump 1000 mld di dollari, per questo il braccio destro del presidente americano sta usando metaforicamente la motosega che gli ha donato il presidente argentino Milei e non guarda in faccia a nessuno. Tra i settori colpiti c'è anche quello dei "veterani", figure significative negli Stati Uniti. Si tratta - riporta Il Corriere della Sera - del 6,1% degli americani maggiorenni, un blocco molto più piccolo rispetto ai tempi della guerra fredda (nel 1980 reaganiano erano il 18% dell’elettorato) ma che resta assai influente: 15,8 milioni di persone, la maggior parte delle quali ha ormai una certa età.

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I "veterans" invecchiano: ci sono gli anziani ex coscritti, e i più giovani reduci delle varie guerre post 11 settembre. Per motivi diversi — età o ferite di guerra — è un segmento della popolazione con problemi di salute spesso gravi. In questo quadro, non stupisce che sia stata accolta malissimo in ambienti militari l’idea di Musk: licenziare - prosegue Il Corriere - più di 80.000 dipendenti della Veterans Administration, molti dei quali essi stessi veterani, nei prossimi mesi.

Già adesso sono stati tagliati programmi di trasporti gratuiti per i veterani disabili, i centralini di assistenza telefonica, e c’è stato il rinvio o la cancellazione di numerosi corsi di formazione sulla prevenzione dei suicidi (nel 2022 ogni giorno si sono suicidati 131 americani, 17 dei quali erano veterani). Altri tagli hanno colpito l’assistenza psichiatrica e la terapia di gruppo. Si allungano i tempi di attesa per gli appuntamenti, e alcuni trial di cure sperimentali sono stati fermati per mancanza di fondi.

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