Esteri
Ucraina, Putin a Macron: "I nazionalisti devono deporre le armi a Mariupol"
Russia: "Riduciamo le attività militari a Kiev ma non è un cessate il fuoco". Macron: "Impossibile operazione umanitaria a Mariupol"
Ucraina, colloqio telefonico Draghi-Biden-Macron-Scholz-Johnson
Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha avuto oggi pomeriggio una nuova conversazione telefonica con il Presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden, il Presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, il Cancelliere della Repubblica Federale di Germania, Olaf Scholz, e il Primo Ministro del Regno Unito, Boris Johnson. I cinque Leader hanno confermato l’importanza di uno stretto coordinamento sull’aiuto alla popolazione e alle Istituzioni ucraine, con particolare attenzione al funzionamento dei corridoi umanitari e all’assistenza ai crescenti flussi di rifugiati. Hanno inoltre condiviso la necessità di sostenere i negoziati in corso, assicurando al più presto il cessate il fuoco. Al centro del confronto anche la diversificazione degli approvvigionamenti energetici.
Guerra Russia-Ucraina, Mosca verso "drastica" riduzione attività bellica a Kiev
La prima seduta di colloqui di Istanbul tra Russia e Ucraina si è conclusa portando risultati ottimistici. Si parla anche di un faccia a faccia tra i due presidenti, Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. Secondo le prime notizie, Zelensky propone alla Russia trattative separate sullo status della Crimea e del porto di Sebastopoli che dovranno concludersi entro 15 anni. Per quanto riguarda il Donbass, Kiev propone che il suo status venga discusso in un incontro diretto tra i presidenti. Il porto di Sebastopoli, quartier generale della flotta russa del Mar Nero, era sotto il controllo di Mosca anche prima dell'annessione della Crimea, grazie ad un contratto d'affitto con Kiev. A spiegarlo è il capo negoziatore ucraino, Mikhailo Podolyak.
Russia verso il riacquisto del debito
Inoltre, la Russia sta predisponendo il riacquisto del debito in dollari in scadenza la prossima settimana per pagarla in rubli. Lo scrive Bloomberg evidenziando che si tratterebbe di una "mossa per ridurre gli ostacoli per i detentori locali di ricevere fondi ed anche la quantità complessiva di valuta estera che il governo deve pagare". Il ministero delle Finanze sta raccogliendo le offerte ed ha offerto di riacquistare le obbligazioni, che scadono il 4 aprile, al 100% del valore nominale utilizzando il tasso ufficiale della banca centrale. Intanto il rublo ha accelerato su euro e dollaro, arrivando al valore massimo (+10%) dall'inizio della guerra.