Esteri

New York. 50 cadaveri decomposti in due camion dei traslochi

di Daniele Rosa

A Brooklin, di fronte ad una agenzia di pompe funebri.

Una scena raccapricciante, difficile a vedersi nemmeno nei peggiori momenti di guerra, quella che la polizia di New York si è trovata di fronte aprendo due camion da traslochi parcheggiati di fronte ad un’agenzia di pompe funebri.

Nei camion erano accatastate decine di cadaveri in decomposizione. I vicini, allarmati dall’odore pestilenziale che usciva dai due camion e dal sangue che colava a terra, hanno chiamato la polizia.

La polizia dopo aver spostato, con il sostegno di medici e sanitari, il pietoso contenuto ha aperto un’indagine. Secondo ABC News è stato individuato il proprietario dei camion e dell’agenzia, tale Andrew T.Cleckley. I corpi erano nel camion, secondo quanto dichiarato dalla polizia, da quasi una settimana.

L’ agenzia non aveva camion refrigerati funzionanti e aveva così accatastato circa 50 corpi nei due camion infilati in borse di plastica.

Purtroppo i 18000 morti di New York City, sei volte di più delle vittime dell’attacco terroristico alle Torri Gemelle, hanno saturato il lavoro di tutte le agenzie di pompe funebri.

In alcuni casi le stesse utilizzano rimorchi per trasportare i cadaveri ma è la prima volta in assoluto che accade un fatto di questa gravità.

La catena di morti da trasportare dagli ospedali alle agenzie di pompe funebri ha obbligato le stesse a servirsi di camion refrigerati.

Il titolare dell’agenzia, a conduzione familiare, ha detto che non ha trovato più spazio per la  quantità di cadaveri da Coronavirus . Il camion refrigerato si era rotto e quindi ha dovuto impilarli nei due furgoni.

Ma la situazione a New York City non è sicuramente delle più facili. I camion refrigerati permettono ai familiari di avere un po’ di tempo per reclamare i propri cari.

Quelli non reclamati vengono sepolti in fosse comuni dell’isola di Hart vicino al Bronx.

L’isola del ‘diavolo’ ha, in questo periodo, moltiplicato le sepolture.

Una storia questa che ha dato un’immagine purtroppo diversa da quella che la scintillante metropoli di Times Square, Broadway, Manhattan e della Statua della Libertà ha sempre dato al mondo.Ma il Coronavirus ha cambiato tante icone.