Esteri

New York Post,“Presidente basta follie hai perso le elezioni. Stop alla farsa"

di Daniele Rosa

Il duro editoriale del giornale amico condanna Donald Trump

E adesso anche il New York Post, il prestigioso quotidiano americano di proprietà di Rupert Murdoch, inossidabile difensore del Presidente Trump, ha tagliato i ponti con il tycoon.

Nel seguito editoriale della domenica infatti il giornale chiede a lettere cubitali a Trump di prendere consapevolezza della realtà. E nella copertina del lunedì rimarca il concetto con un titolo sintetico ma chiarissimo “Basta con la follia, hai perso le elezioni”.

L’accusa che l’editoriale del Post fa al Presidente, che aveva sempre sostenuto, è quella di voler promuovere una specie di golpe antidemocratico. “Signor Presidente è ora di far terminare questa oscura farsa” è l’inizio del pungente editoriale che fa riferimento soprattutto all’ultimo tentativo del magnate di boicottare la certificazione ufficiale della sconfitta, prevista il 6 gennaio al Congresso.

Il giornale concede a Trump il diritto di investigare se temeva brogli elettorali ma gli ricorda anche che tutte le indagini si sono risolte in nulla.

E a questo proposito porta due esempi. Il primo relativo al riconteggio dei voti in due contee del Wisconsin. Costo dell’operazione tre milioni di dollari e al finale è stata certificata la sconfitta per 87 voti. Il secondo in Georgia dove altri due riconteggii hanno confermato la vittoria di Joe Biden.

“Comprendiamo, signor Presidente, che tu sia arrabbiato per aver perso. Ma continuare così sarà disastroso. Come giornale che ti ha sostenuto, ti consigliamo questo: se vuoi rinforzare la tua influenza e magari gettare le basi per un ritorno in un prossimo futuro, devi indirizzare la tua rabbia verso qualcosa di più produttivo “.

"I Democratici-aggiunge l’editoriale- ti considereranno come un'aberrazione durata solo un mandato. Francamente li stai aiutando. Re Lear di Mar-a-Lago, che grida contro la corruzione nel mondo".

Il magnate di New York, ora in vacanza nella sua villa in Florida a Palm Beach, continua però nella sua isolata ostinazione di negare la vittoria di Biden. E a fargli cambiare idea non sono bastate le oltre 50 cause legali perse e il pronunciamento del Dipartimento di Giustizia che ha ritenuto le passate elezioni le più sicure e corrette di sempre.

I pesi da novanta del Partito Repubblicano hanno già ammesso la sconfitta ma nessuno è riuscito a far cambiare idea a Donald Trump, ormai isolato in una sua realtà virtuale. Il veloce crollo di un uomo che non sa perdere.