Esteri

Orsini, Travaglio, Santoro: ecco chi sono i "Guerrapiattisti"

di Lapo Mazza Fontana

Perché deprecare la religione del pacifismo è necessario, ma non è sinonimo di deprecare tutti i pacifisti, neanche in ossequio al concetto di Resistenza

Se poi una simile formula possa diventare uno stigma di una Chiesa della Ragione, noi disperiamo del crederlo, visto che non crediamo in nessun Dio dogmatico; al massimo vorremmo credere in un Dio misericordioso che ci evitasse il più possibile la sofferenza e la morte, e non solo in guerra, ma anche quella della povertà e della fame, che spesso generano la guerra, e siamo daccapo. Cari GUERRAPIATTISTI, non pretenderemo nessuna abiura: continuate a genuflettervi sul vostro altare, noi continuiamo a SAPERE che SI VIS PACEM PARA BELLUM.

Così sempre fu e sempre sarà, trai primati umani, poiché i sentimenti di conflitto sono da contenere ed anche reprimere ad hoc, ma sono soffocabili ed estinguibili solo con la perdita di umanità, per scimmiesca che sia. Etiam, buon credo religioso, pacifico o meno, a tutti. E buon 25 aprile, commemorazione del concetto stesso di Resistenza, italiana o ucraina; seppur molto differenti, sempre Resistenza restano.

 

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