Esteri
Pandemia, i ‘Milionari per l’Umanità’ chiedono ai Governi di pagare più tasse
Ancora nessuna traccia della risposta dei Governi all'appello
‘Non siamo noi quelli che curano i pazienti nelle terapie intensive. Non siamo noi quelli che guidano le ambulanze che portano i malati all’ospedale. E non siamo nemmeno noi quelli che portano porta a porta il mangiare a chi ne ha bisogno. Però abbiamo denaro e molto’, così inizia l’appello posto in un sito web ‘Milionari per l’Umanità’ di cui fanno parte 83 multimilionari di vari Paesi, anche se la maggior parte sono americani. Nell’appello si chiede ai Governi di aumentare le imposte ai più ricchi per contribuire alla ripresa economica mondiale dopo la pandemia.
I soci di questo particolare Club chiedono che le tasse vengano aumentate in maniera sostanziale, immediata e permanente. Sono convinti che l’impatto della crisi durerà anni e lascerà nella povertà almeno mezzo miliardo di persone.
‘Milioni di persone-dicono i milionari nella dichiarazione-perderanno o non recupereranno il proprio impiego a mano a mano che le imprese andranno a chiudere, alcune in forma permanente. Ci sono già milioni di bambini senza scolarizzazione e molti di essi hanno bisogno di sostegno economico per poter continuare gli studi. Ci sono grandi carenze di camere di ospedale attrezzate, di maschere di protezione e ventilatori. La pandemia ha fatto emergere le inadeguatezze di molti sistemi di salute pubblica nel mondo’.
Tra i firmatari dell’appello, milionari di Stati Uniti,Germania, Canada, Regno Unito, Nuova Zelanda e Danimarca. Tra questi Abigail Disney, l’ereditiera dell’impero Wall Disney, l’ex CEO di Black Rock, una delle compagnie finanziarie più potenti del mondo, Morris Pearl, e l’imprenditore iraniano -danese Shalchi Djaffar.
‘I soldi-dicono i superpaperoni- servono disperatamente ora e nel prossimo anno, per aiutare il lento recupero’.
Ma i ‘Milionari per l’Umanità’ non sono gli unici eredi di grandi fortune ad interessarsi ai grandi disastri dell’umanità comprese le pandemie da virus. Nel 2019 un gruppo, stavolta tutto americano, aveva portato avanti la stessa idea. Erano i ‘Patriotic Millionaries’ che si erano impegnati a promuovere politiche pubbliche per migliorare gli stipendi dei lavoratori e per assicurare che milionari e multimilionari pagassero una parte giusta di imposte.
Della risposta dei Governi a questi accorati appelli non vi è però alcuna traccia.