Esteri
Papa Francesco si schiera con il golpista Guaidò in Venezuela
Papa Francesco appoggia i rivoltosi venezuelani
Papa Francesco, dopo aver tentennato un poco per vedere dove tirava il vento, alla fine si è schierato con Juan Guaidò, l’autoproclamatosi Presidente del Venezuela in sostituzione di quello che invece risulta eletto e cioè Nicolás Maduro.
Lo ha fatto non direttamente, anche in questo seguendo una tradizione consolidata (e criticata), ma attraverso un suo consigliere e cioè Sean Patrick O’Malley, nato negli Usa e cardinale dal 2006.
O’Malley, di origini cattoliche irlandesi, è divenuto Cardinale nel 2006 e si era già parlato di lui come possibile successore di Ratzinger. Nel 2003 Giovanni Paolo Io aveva inviato a Boston, dopo lo scandalo scoperto dall’inchiesta Spotlight del Boston Globe.
O’Malley era anche in procinto di andare come vescovo a Caracas, quando era il responsabile delle diocesi delle Isole Vergini, ma poi finì in Florida.
Padre O’Malley, intervistato dal Corriere della Sera, hà dichiarato che “solo Guaidò può scongiurare una guerra civile” e poi ancora più esplicitamente “Stamattina sono rimasto molto deluso quando ho letto che i militari non sono ancora con il nuovo presidente provvisorio Guaidò”.
Insomma, più chiaro di così. Siamo alla richiesta che i militari che sono con Maduro passino armi e bagagli da Guaidò.
Ma il Cardinale non si ferma alle buone intenzioni ed invoca anche, tramite la preghiera, particolari benedizioni per il presidente golpista.
Continua infatti:
“Stiamo pregando molto. Sono preoccupato della sua sicurezza (ndr: si riferisce a Guaidò)”.
Insomma, un clamoroso endorsement del Vaticano
Peraltro, il segretario di Stato Cardinale Pietro Parolin ha ricoperto il ruolo di nunzio apostolico a Caracas e quindi ha una fitta rete vescovile nella capitale del Venezuela che sicuramente ha attivato a favore di Guaidò.
Peraltro, anche il nuovo Sostituto alla Segreteria di Stato, l’arcivescovo Edgar Peña Parra
è venezuelano e così il quadro è completo.