Esteri
Cardinale Pell torna libero, assolto dalle accuse di pedofilia
Il cardinale George Pell torna libero
Le condanne precedenti erano state emesse senza prove sufficienti a eliminare ogni ragionevole dubbio, così il cardinale George Pell è stato prosciolto dall’Alta Corte australiana dall’accusa di pedofilia. I fatti si sarebbero svolti negli anni novanta, ma a testimoniarli era rimasto un solo ragazzo, ex chierichetto. Pell si era sempre dichiarato innocente.
È da oggi libero il cardinale George Pell, che stava scontando una condanna a 6 anni per pedofilia in Australia. Il porporato di 78 anni, ex capo della Segreteria per l'Economia del Vaticano, ha vinto il ricorso presso l'Alta Corte australiana che ha deciso il suo proscioglimento. Era rinchiuso nel carcere di massima sicurezza di Barwon, in seguito alla sentenza emessa a dicembre del 2018 che lo ha riconosciuto colpevole di molestie sessuali nei confronti di chierichetti nella cattedrale di Melbourne 20 anni fa. Lui si è sempre dichiarato innocente.
L'argomento centrale del ricorso di Pell era che il cardinale non avrebbe avuto il tempo materiale o l'occasione di commettere gli abusi che sarebbero avvenuti ai danni di due chierichetti di 13 anni dopo la messa negli anni Novanta. E l'Alta Corte australiana ha ritenuto che fosse "significativa la possibilità di aver condannato una persona innocente perché le evidenze non hanno soddisfatto il livello di prova necessario".
I sette giudici dell'Alta Corte hanno stabilito all'unanimità che i giudizi di grado inferiore non hanno sufficientemente soddisfatto il principio dell'oltre ogni ragionevole dubbio. La condanna di Pell è stata fondata quasi esclusivamente sulla testimonianza dell'unica vittima sopravvissuta che ha testimoniato a porte chiuse. L'altro chierichetto è morto di overdose nel 2014. Pell dovrebbe uscire di prigione oggi. Il suo futuro all'interno della Chiesa è incerto.