Esteri

Putin compie 70 anni, l'ascesa al potere dell'uomo più potente del mondo

Chi è Vladimir Putin? Dalle steppe di San Pietroburgo fino a diventare uno degli uomini più potenti che siano mai stati alla guida di un Paese. Il ritratto

Le accuse di dittatura e complotto

In generale, nell'era-Putin la Russia non ha certo brillato per la tutela della democrazia. I detrattori dell'ex agente segreto puntano il dito su un regime col quale la libertà di stampa e di opinione è veramente discutibile, come testimoniato anche dalle associazioni umanitarie Freedom House e Amnesty International.

Non solo. É impossibile dimenticare le accuse rivolte a Putin dall'ex agente sovietico Aleksandr Litvinenko: nel libro nel 2002 “Blowing up Russia – Terror from Within”, parla delle bombe del 1999 come un complotto ordito da Putin per scatenare l’invasione della Cecenia e facilitare poi la sua elezione a Presidente. Litvinenko è morto per avvelenamento da Polonio 210 a Londra nel 2006, dopo aver accusato i servizi segreti di Putin di aver complottato per ucciderlo. Pur se accusato anche di altri omicidi di avversari, il presidente russo ufficialmente si dichiara contrario alla pena di morte. 

Tutte le ombre (e le ricchezze) dello Zar

Con il suo atteggiamento da padre-padrone della Federazione, Vadimir Vladimirovic Putin è stato accusato sia di aver cercato di costruire un culto della personalità che, in termini più concreti, di peculato, visto l'ingente arricchimento da quando è al potere: tra le sue numerose residenze, vanta anche di un'enorme proprietà sul Mar Nero del valore di un miliardo di euro, che sarebbe persino “più grande del Cremlino”. 

Le informazioni sul tema non sono precisissime e il perché lo spiega Zafesova nel suo già citato libro: “L’evoluzione del secondo presidente della Russia, da ordinario agente del Kgb a onnipotente Zar e poi al "cattivo internazionale", è una delle carriere più oscure della storia russa. Al Forum di Davos del 2000 i giornalisti occidentali chiesero ai ministri del governo russo ragguagli sul nuovo capo di Stato, ancora un illustre sconosciuto.

La domanda "Who is Mr. Putin?" sprofondò in un imbarazzato silenzio che fece storia, e che rimane ancora in un certo senso il simbolo di un regime ossessionato dalla segretezza. Anche oggi non sappiamo quasi nulla del presidente russo: per esempio, dove si nasconde quando sparisce dai monitor dei media, quante e quali residenze abbia, con chi le abita, e perfino dove si trova in ogni singolo momento, visto che si è fatto costruire uffici praticamente identici a quello del Cremlino nelle sue varie dacie.

Ma anche se numerose circostanze e fatti – tra cui quelli su malattie, palazzi, figli segreti e conti nascosti – verranno rivelati, probabilmente, solo dopo la fine del suo regno, è stato lo stesso Putin a raccontare e raccontarsi con una sincerità a tratti quasi impossibile per un capo supremo, in un percorso emblematico di un regime la cui mistica alla fine ha coinciso con le idee, le fobie e i tic del suo reggente e simbolo. Il quale a sua volta ha attinto la sua forza principale da una sintonia singolare con il proprio elettore”.