Esteri

Regno Unito, l'istrione Boris Johnson spiegato agli italiani

L'opinione di Lapo Mazza Fontana

Originaria ascesa e recente caduta di un giocatore istrionico e spregiudicato quanto inadatto e pasticcione

Sue le "Boris bikes"; le biciclette pubbliche con tanto di piste ciclabili estese ma incomplete e spesso malfatte, la proposta sul London living wage, un sussidio specifico per fronteggiare il carovita di Londra, il divieto di alcolici sui mezzi pubblici; il tutto condito da battute politicamente scorrette, piccole scorrettezze di cassa, amici facoltosi e vicende sentimentali burrascose; corna, amanti incinte, salti della quaglia. Ma poi il salto definitivo: Boris molla il municipio di Londra e arriva nientepopodimeno che al ministero degli Esteri nei governi, oggi dimenticati per eccesso di assenza di personalità, di Theresa May. E infatti manca la personalità? Abbiamo BoJo! Tutto risolto. È uno sparapalle notorio? Fa niente, è certainly en vogue, è un abile affabulatore, sta nel giro giusto, e soprattutto ha intuito in fulminante anticipo la fazione al momento vincente.

E da qui in poi la Storia recente: l'abbandono del suo posto al governo di Theresa May, regina tentenna con l'indigesto Brexit sul gobbone, per diventare leader del partito conservatore e alfiere sommo della Brexit, votata nel 2016 ma ancora pendente e rimandata a migliori consigli. Poi il top del top: la regal poltrona di primo ministro, con ampia maggioranza e quindi con ampi poteri nel momento in cui lo UK, fuori dalla Unione europea, diventa un soggetto politico nuovo e  apparentemente autonomo ed importante a livello internazionale, cosa vera solo in parte, ma in quel momento i lauri si accumulano.

Poi la mano del giocatore: il colpo di mano con la sospensione delle sedute parlamentari, che gli varrà lo stigma di violentatore della Costituzione da parte dello speaker della Camera dei comuni, John Bercow, ma soprattutto con le elezioni convocate a razzo che gli varranno il suo ultimo trionfo personale, dopo la Brexit.

Dopodiché gli effetti eccessivamente controversi, economici e sociali della Brexit, soprattutto con la possibile spada di Damocle della secessione scozzese e nordirlandese, che disintegrerebbe lo stesso Regno Unito, la gestione psicotica (anche in questo purtroppo, cento volte meno psicotica che in Italia) della Pandemia, il boomerang del vaccino nazionale tutto Union Jack Astrazeneca, le marce indietro, lo scandalo delle feste a Downing Street in pieno lockdown, chili e chili di altre balle su balle, bugie piccole ed enormi, figuracce, mischietti, soldi a pioggia agli amici della City, fino all'ultimo scandalo, quello fatale, del deputy chief whip, il suo uomo di fiducia per i rapporti tra partito e maggioranza parlamentare, Chris Pincher, beccato più volte ubriaco a palpeggiare uomini nei club, e BLoJo Boris è costretto ad ammettere che lo sapeva e che ha chiuso tutti e due gli occhi, mentre si spettinava il caschetto biondo, ancora più biondo del più grande sparapalle arruffone e improvvisato della Storia anglosassone: il super-Berlusconi a stelle e strisce Donald Strump. E qui stavolta la cosa si fa parecchio inglese, si potrebbe dire: abiti di Savile Row, gentlemen's club di Pall Mall, drink à go go, toccatine sui divani Chesterfield. Very brit indeed. Anche a sto giro, più all'amatriciana, in Italia si sarebbe andati a mignotte o a trans sulla Salaria, o in qualche bilocale aumma aumma di Cologno Monzese, ma transeat pure qui, ché i vizetti son vizietti da Tokyo a Buenos Aires.

In conclusione, cosa ci può insegnare codesta vicenda umana, decisamente di notevole rilevanza anche storica, nonché sociologica? Che anche i ricchi piangono, e pure la più posh leading class britannica, come nella pluricitata telenovela messicana? Sì, può darsi. Ma soprattutto dovrebbe insegnare, da Londra a Roma soprattutto, che chi fa lo sparapalle dai tempi della scuola non dovrebbe ricoprire cariche pubbliche, né basse né di vertice. La creatività, anche nell'addomesticare la realtà, dovrebbe essere una dote riservata al settore privato, poiché, mirabile dictu, un public servant dovrebbe evitare di vendere i pacchi col mattone alla napoletana, a Napoli come a Roma come a Downing Street. Ma transeat ancora, qui siamo veramente nel campo non solo delle balle spaziali, ma pure della fantascienza.