Esteri

Russia, pagamento gas in bitcoin. "Figlio Biden in laboratori armi chimiche?"

"La Russia non attacca i civili nella città ucraina di Mariupol o in altre località ma segue le indicazioni del presidente Putin di colpire solo siti militari"

Cremlino: "Usa chiarisca il ruolo del figlio di Biden nei laboratori chimici ucraini"

Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha detto che Mosca "chiedera' spiegazioni" sul ruolo del figlio del presidente Usa, Hunter Biden, nel finanziamento di laboratori di armi biologiche in Ucraina, come questa settimana ha denunciato il ministero della Difesa russo.

Mosca ritiene che Biden abbia finanziato laboratori segreti attraverso il suo fondo d'investimento Rosemont Seneca. "Naturalmente chiederemo spiegazioni e non solo noi", ha detto Peskov, aggiungendo che anche la Cina ha sollevato domande a proposito. Joe Biden ha avvertito sul rischio che la Russia usi armi chimiche o biologiche in Ucraina e ha promesso una risposta severa in caso Mosca oltrepassi questa linea rossa.
 

Russia, Mosca valuta se accettare bitcoin per gas da Paesi amici

La Russia sta valutando se accettare bitcoin per il pagamento del gas da "Paesi amici". A dirlo, citato dalla Bcc, e' il presidente della commissione Energia della Duma russa, Pavel Zavalny, secondo cui Mosca sta esplorando metodi alternativi per farsi pagare le esportazioni di energia. In particolare, il deputato ha fatto riferimento a Cina e Turchia che, ha rilevato, "non sono coinvolte nelle sanzioni" imposte dall'Occidente per l'invasione dell'Ucraina. All'inizio della settimana, il presidente russo, Vladimir Putin, ha reso nota l'intenzione di Mosca di farsi pagare il gas soltanto in rubli dai "Paesi ostili". 

L'ambasciatore russo Razov: "Mosca non attacca civili, solo siti militari"

"La Russia non sta attaccando i civili nella città ucraina di Mariupol o in altre località ma seguendo le indicazioni del presidente Vladimir Putin di colpire solo siti militari". Lo dice l'Ambasciatore della Federazione Russa in Italia, Sergey Razov, arrivato a piazzale Clodio per depositare un esposto per istigazione a delinquere e apologia di reato per un articolo del quotidiano La Stampa.

"E' necessario valutare con molta attenzione quanto sta accadendo a Mariupol", ha detto Razov. "Ricordo quando il presidente Putin ha parlato degli obiettivi dell'operazione militare speciale e ha dato l'ordine di bombardare solo i siti militari", ha detto. "Per quel che riguarda la popolazione che e' presente a Mariupol e nelle altre citta', i militari russi stanno proponendo di aprire dei corrido umanitari", ha spiegato.

Russia preoccupata da invio armi dall'Italia all'Ucraina

Mentre il premier Draghi oggi è impegnato al Consiglio europeo sulla crisi ucraina a Bruxelles, la maggioranza si divide sull'aumento delle spese militari e intanto infuria la polemica per la decisione dell'Italia di dire si' all'invio delle armi a Kiev. "La cosa che ci preoccupa e' che gli armamenti italiani saranno usati per uccidere cittadini russi. Voglio ricordare che la decisione è stata presa quando è iniziata la prima tappa delle trattative: i fucili vengono distribuiti non solo tra i militari, ma anche tra i cittadini e non si capisce come e quando saranno usati", ha detto questa mattina l'ambasciatore russo in Italia Razov che non ha nascosto la sua irritazione anche per le polemiche in Italia sulla missione russa quando scoppio' l'emergenza Covid.

"La missione e' andata solo nei posti indicati dall'Italia, precisamente a Nembro, centro della pandemia in quel momento. Facevamo solo quello che veniva detto dai colleghi italiani. La missione russa e' terminata quando l'Italia ha proposto di terminarla. Le autorita' italiane hanno espresso gratitudine nel 2020 per quanto fatto. Al popolo italiano e' stata tesa una mano di aiuto, ma se qualcuno la morde non e' onorevole". "Nessuna minaccia sul nucleare da parte di Mosca, ma riflessioni di scenari possibili in caso di minacce per la sicurezza della Federazione Russa. Dovreste seguire entrambi i messaggi - ha aggiunto - e non solo quelli della parte Ucraina. Ogni giorno leggo la stampa italiana e vedo ogni giorno alcune foto la provenienza della quale e' molto dubbiosa". 

Ma ad agitare la maggioranza e' il tema dell'aumento delle spese militari. Conte ieri ha confermato che il Movimento non confermera' la posizione espressa dal gruppo alla Camera. "Non saremmo all'altezza della nostra Costituzione se invece di intervenire con investimenti urgenti sulle emergenze per aiutare imprese e famiglie in difficolta', noi scegliessimo la strada di interventi massici in spese militari. Questa per noi e' una scelta inaccettabile", ha osservato.

Ed ancora: se in questo momento "noi scegliessimo investimenti massicci sulle spese militari, sarebbe - lo dico con forza - una scelta ignobile". Il segretario dem Letta ha cercato di gettare acqua sul fuoco, il convincimento e' che si trovera' una soluzione. Ma la tensione cresce. "Bisogna sapere che in questo momento - ha rimarcato la capogruppo dem alla Camera Serracchiani - che non puoi permetterti di mettere in difficolta' un governo che sta affrontando dei passaggi delicatissimi, penso ad esempio al decreto energia, penso a tutte le riforme che abbiamo ancora in piedi, immagino che ci sara' responsabilita' e consapevolezza del momento".

"Quella del Movimento 5 stelle e' una posizione sconsiderata", osserva il Pd Marcucci. "Investiamo su energie rinnovabili e gestione dell'accoglienza, tutto il resto viene dopo", rilancia il sottosegretario all'Interno Sibilia. Il Movimento 5 stelle e' a un bivio: la prossima settimana a palazzo Madama approda il dl Ucraina e l'opposizione, sia Fdi che Alternativa, cercheranno di mettere in difficolta' i partiti che sostengono l'esecutivo. E cosi' l'ipotesi emersa anche ieri mattina della presentazione di un ordine del giorno per posticipare piu' avanti, ovvero dopo ulteriori misure per fronteggiare il caro bollette e il caro carburanti - qualsiasi tipo di aumento delle spese militari potrebbe di nuovo concretizzarsi. Draghi tira dritto: l'Italia conferma l'intenzione di aumentare le spese militari fino al 2% del pil.

"Sia il summit della Nato sia quello del G7 - ha affermato ieri il presidente del Consiglio - hanno mostrato un'unita' straordinaria nel condannare l'aggressione all'Ucraina e nel mantenere le sanzioni e nel decidere di inasprirle se fosse necessario. Le sanzioni, nelle varie discussioni, sono state descritte come straordinariamente efficaci, l'economia russa e' fortemente indebolita". Il premier ha avuto un colloquio con il presidente americano Biden e con il presidente turco Erdogan e un bilaterale con il primo ministro olandese, Rutte. Oggi sul tavolo del Consiglio Ue c'e' il tema dell'energia.

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