Esteri

Sanchez ha preso lezioni da Renzi. La sinistra fa di tutto per il potere

di Vincenzo Caccioppoli

Socialisti pronti a compromessi con i catalani



I Popolari continuano a non riuscire a superare la idiosincrasia di alcuni loro esponenti di spicco ( tra cui il segretario in primis) per un'alleanza programmatica con Vox e questo non può che ritorcersi contro un partito che sembra aver smarrito identità e autorevolezza. Proprio il recente trionfo della Ayuso a Madrid, da sempre considerata una delle esponenti più a destra del partito, sembra mostrare quale dovrebbe essere la via da seguire dal partito. Ma Feijoo sembra sordo a qualsiasi richiamo alla realtà politica dei fatti e il suo atteggiamento comincia a lasciare molti dubbi nell'entourage del partito. I suoi errori rischiano di far ricadere il paese in mano ai socialisti, e in questo caso il primo colpevole sarebbe certamente lui.

Il sentiero per Sanchez per arrivare al governo del paese appare comunque molto stretto, ma certamente sembra avere trovato un’aiuto insperato proprio da un partito popolare, ondivago ed incerto, guidato da un segretario senza leadership e senza visione. La riprova si è avuta anche in occasione del voto di ieri per il rinnovo delle principali cariche della Camera, in cui inspiegabilmente il PP ha votato contro l’elezione di un un membro di Vox, che è la terza forza del paese .

“Siamo un po' perplessi perché non sembra impedire alla terza forza politica della Spagna di rimanere fuori dall'Ufficio del Congresso dei Deputati sia proprio recuperare la normalità democratica e la neutralità delle istituzioni, e quindi è difficile per me rispondere", ha ammesso Abascal ad un giornalista che gli chiedeva se i suoi 33 deputati sarebbero stati ancora al servizio del PP per un tentativo di investitura di Feijóo. Ma evidentemente il partito di estrema destra spagnolo, spesso accusato di mancanza di democrazia al suo interno e di essere illiberale, ha mostrato, in questo caso, una maturità politica ed un rispetto delle istituzioni che altri non hanno avuto ( a cominciare proprio dall’ex premier e dalla sua alleata la vicepresidente Yolanda Diaz). Il segretario generale di Vox, infatti, Ignacio Garriga, ha dichiarato in un'intervista a Telecinco che il suo partito sosterrebbe l'investitura di Alberto Núñez Feijóo, nonostante il "disprezzo e l'arroganza" mostrati dai popolari durante il voto di ieri al Tavolo del Congresso, in cui appunto il partito Vox è rimasto a bocca asciutta ( anche qui incredibili le assonanze con quello che accadde un anno fa al partito della Meloni, Fdi, lasciato fuori come unico partito di opposizione, dal consiglio di amministrazione della Rai). Una situazione sempre più intricata che mostra ancora una volta come Pedro Sanchez sia un uomo disposto a tutto pur di restare al potere, come mostrato nei suoi precedenti governi, in cui la sua ambizione è stata più forte di tutto, ottenendo anche le critiche e in alcuni casi l'aperta ostilità, da parte dei baroni del suo partito. Se riuscirà ancora una volta a resuscitare dalle ceneri, come già nel 2016, il rischio è che a pagarne il conto possano essere gli spagnoli e la stessa unità del paese, come da tempo paventa proprio Vox.