Esteri
Santo Domingo, il paese dove le donne guadagnano più degli uomini
Il 60% dei posti persi per la pandemia però è stato femminile, ma le donne sono più istruite e preparate
A sorpresa vi è un paese dei Caraibi dove le donne, anche se leggermente, guadagnano più degli uomini. Questo paese è la Repubblica Dominicana, impropriamente chiamata Santo Domingo, il nome della sua capitale. Qui, secondo gli ultimi dati sull’occupazione dell’ultimo anno, gli uomini ricoprono il 4% in più del pubblico femminile attività imprenditoriali o di tipo manageriale anche se sono meno istruiti. Praticamente il doppio rispetto alle donne.
Ma il drammatico anno della pandemia si è riflesso sull’occupazione femminile in maniera duplice e abbastanza sorprendente: da una parte le donne sono state le più colpite dalla disoccupazione causata dalla crisi COVID-19 nel Paese ma, a fine anno, il loro livello salariale medio è stato leggermente superiore a quello registrato dai coetanei maschi.
I dati, pubblicati dal Tesoro della Previdenza Sociale nel documento “Panorama del lavoro”, indicano che lo scorso gennaio le donne hanno avuto uno stipendio medio di 26.820,4 pesos al mese. Il che pone la retribuzione femminile del 2,8% superiore a quella guadagnata in media dagli uomini nell’analogo periodo, che è stata di 26.073,6 pesos mensili.
E due altri dati interessanti usciti nel rapporto hanno evidenziato il divario di scolarizzazione attuale tra uomini e donne e l'accesso a posizioni manageriali o aziendali.
Mentre il livello di istruzione della forza lavoro maschile è concentrato nella scuola primaria e secondaria, le donne lavoratrici hanno raggiunto un livello di istruzione più elevato: il 33,4% ha un titolo universitario, mentre solo il 17% degli uomini attivi sul mercato del lavoro è laureato. Questo secondo i dati della Indagine Nazionale Continua sulla Forza Lavoro pubblicata dalla Banca Centrale.
Le donne, secondo i dati ufficiali, svolgono principalmente occupazioni professionali e intellettuali, come personale d'ufficio o come addetti ai servizi. Alcune di loro ricoprono posizioni più elevate.
Purtroppo però, nonostante questa differenza di preparazione e la lieve differenza di stipendio a favore dell’occupazione femminile, solo l'1,44% delle donne occupate ricopriva incarichi da imprenditore o da manager mentre, quasi il 4% dei loro coetanei uomini, aveva tali posizioni alla fine del terzo trimestre dello scorso anno.
Secondo un recente studio presentato dall'Ufficio nazionale di statistica (ONE), la perdita di posti di lavoro durante i primi tre trimestri del 2020 ha colpito in modo particolare le donne, soprattutto quelle che lavoravano nel mercato non ufficiale. Nel frattempo, nell'economia ufficiale, donne e uomini hanno perso il lavoro a tassi simili.
Sebbene la popolazione femminile sia meno numerosa nel mercato del lavoro, il 60% dei posti di lavoro persi nel terzo trimestre dello scorso anno corrispondeva a donne. Tra luglio e settembre, del passato anno, il Covid-19 ha bruciato 328.392 posti di lavoro : 197.286 erano donne, mentre 131.106 uomini sono rimasti disoccupati.