Esteri

Scontro Usa-Cina, Pechino vuole prendersi anche l'America Latina. Ecco perchè

di Vincenzo Caccioppoli

Se da un lato gli Stati sono sempre stati "paternalistici" con i paesi del Sud, ora la Pechino sta adottando una politica d'investimento più concreta

Sfida Usa-Cina, la nuova battaglia tra le due superpotenze si gioca in America Latina. Analisi 

Nel 2006, il generale Bantz Craddock, all'epoca comandante del comando meridionale delle forze armate statunitensi, o SOUTHCOM, responsabile delle operazioni in America Latina e nei Caraibi, ha testimoniato al Congresso sulle priorità militari di Washington nella regione. Le preoccupazioni per i "gruppi islamici radicali", tra cui al-Qaida, Hamas e Hezbollah, operanti in America Latina, sono state ben visibili e all'inizio della sua dichiarazione. A pagina 26 compariva un solo paragrafo sulla Cina e non si faceva menzione della Russia.

Il mese scorso, quando il generale Laura Richardson, attuale comandante del SOUTHCOM, ha presentato una dichiarazione di posizione al Congresso degli Stati Uniti, non c'era una sola menzione di al-Qaida, ISIS, Hezbollah o qualsiasi altro gruppo terroristico islamista. Invece, il documento, che dovrebbe riguardare l'America Latina, inizia discutendo di "Concorrenza strategica con la Repubblica popolare cinese: un decennio decisivo". La questione di come la politica degli Stati Uniti nella regione si rapporta alla Cina è intessuta in tutto il documento. Inoltre, un'intera sezione è dedicata alla sfida di contrastare l'influenza della Russia nella regione.