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Sinwar, chi era l'intransigente leader di Hamas rimasto prigioniero per più di 20 anni di Israele e ucciso nel raid

di Redazione Esteri

Ecco chi era il leader di Hamas ucciso, secondo l'Idf israeliana, in un raid a Gaza

Ecco chi era Sinwar, il capo di Hamas ucciso in un raid

In luglio, dopo la scomparsa di Ismail Haniyeh, Hamas ha scelto Yahya Sinwar come nuovo leader politico attraverso un voto unanime. Sinwar, cofondatore del movimento di resistenza palestinese insieme allo sceicco Yassin e ex comandante della sua ala militare, ha diretto per 23 anni l'apparato di sicurezza di Hamas e dal 2021 guida il movimento a Gaza. La sua elezione, avvenuta senza mai lasciare Gaza, segnala un intento di consolidare le forze interne e intensificare la lotta.

Nato nel 1962 nel campo profughi di Khan Younis, Sinwar ha vissuto la deportazione della sua famiglia da Ashkelon a Gaza, crescendo con un forte senso di resistenza e percezione di ingiustizia. È interessante notare che anche Mohammed Deif, leader dell'ala militare di Hamas, è originario dello stesso campo. Deif, che fondò le brigate Ezzedin el Qassam, è stato dichiarato morto da Israele a luglio, ma Hamas non ha confermato la notizia.

Sinwar fu arrestato per la prima volta nel 1982 a causa della sua associazione con Salah Shehadeh, altro leader storico di Hamas. Nonostante un anno di carcere, partecipò alla fondazione di Hamas nel 1987. Un secondo arresto nel 1988 lo vide condannato a quattro ergastoli per un attacco che causò la morte di due soldati israeliani e per aver ordinato l'uccisione di quattro palestinesi accusati di collaborazione. Fu rilasciato nel 2011 in uno scambio di prigionieri che includeva il soldato israeliano Shalit.

Dal 2015 Sinwar figura nella lista dei ricercati internazionali degli Stati Uniti e nel 2017 raggiunse il vertice di Hamas a Gaza, consolidando il suo potere e mantenendolo con metodi severi, inclusa la tolleranza zero per la corruzione, evidenziata dall'esecuzione di un comandante accusato di furto.