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Solingen, strage con il coltello: l'Isis rivendica l'attentato in Germania. Arrestato un siriano di 26 anni: ha confessato
Solingen/ Terrore durante il Festival della diversità: 3 morti e 8 feriti. L'Isis firma la strage
Solingen, l'Isis firma la strage: arrestate due persone
Si è conclusa con due arresti la caccia all'uomo seguita all'attentato di venerdì sera a Solingen, in Germania, in cui sono rimaste uccise 3 persone e ferite altre 8, alcune delle quali in modo grave, e rivendicato dall'Isis.
La polizia tedesca ha fermato in mattinata un ragazzo di 15 anni sospettato di avere avuto contatti con l'attentatore, che ha colpito a caso con un coltello i partecipanti a una festa per i 650 anni dalla fondazione della cittadina del Nordreno-Vestfalia. Poi è stato arrestato un siriano di 36 anni in un centro per richiedenti asilo poco distante dal luogo dell'attacco. Infine, poco prima di mezzanotte, un altro siriano di 26 anni si è consegnato alla polizia dicendosi autore materiale. Le indagini proseguono.
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Secondo Der Spiegel, si tratta del siriano Issa al H. di 26 anni che si sarebbe consegnato nella serata di sabato a una pattuglia della polizia. Sarebbe nato nella città siriana di Deir al-Sor e sarebbe arrivato in Germania alla fine di dicembre 2022, chiedendo asilo a Bielefeld. È un musulmano sunnita e secondo le informazioni, l'uomo non era noto alle autorità di sicurezza come estremista islamico.
La polizia ha anche indicato che la persona arrestata ieri sera in un centro di accoglienza per rifugiati a Solingen, situato non lontano dal luogo dell'attacco, era considerata "un testimone". In precedenza era stato arrestato anche un adolescente di 15 anni, sospettato di "non aver denunciato" un atto criminale pianificato. Gli inquirenti stanno accertando se possa essere collegato all'autore dell'aggressione.
L’Isis ha rivendicato l’atto che ha sconvolto la Germania. "L'autore dell'attacco contro un raduno di cristiani nella città di Solingen" è "un soldato" dell'Isis, ha dichiarato ieri sera il gruppo jihadista in un comunicato stampa diffuso attraverso il suo organo di propaganda Amaq. L’uomo ha agito “per vendicare i musulmani della Palestina e di qualunque altro luogo”, aggiunge il testo.