Esteri
Spagna al voto, la quarta volta in 4 anni. Iglesias tende la mano a Sanchez
In crescita l'ultradestra di Vox
"Tendiamo la mano al partito socialista. Pensiamo che con il coraggio di Podemos e con l'esperienza del Partito Socialista possiamo fare del nostro Paese un punto di riferimento per quanto riguarda le politiche sociali". Nel giorno del voto, il leader della formazione di sinistra spagnola Podemos, Pablo Iglesias, cerca di lasciare alle spalle i rimproveri della scorsa legislatura ai socialisti e tende una mano al Psoe di Pedro Sanchez per riuscire a dare finalmente alla Spagna un governo stabile. Un invito non raccolto per il momento dall’ex premier.
"Oggi votiamo per rafforzare la democrazia. Da domani lavoriamo al governo”, ha sottolineato il leader socialista parlando con i giornalisti dopo aver votato in un seggio nella municipalita' di Madrid poco dopo l'avvio delle operazioni di voto. Sanchez ha esortato gli spagnoli a recarsi alle urne, dopo una campagna tutta tesa alla richiesta di un mandato chiaro per poter superare l'impasse e governare.
Alle domande dei giornalisti sulle possibili coalizioni il leader del Psoe non risponde e ha tirato dritto: "Aspettiamo che votino gli spagnoli, poi vediamo i seggi". L'importante, ha rimarcato, e' "che gli spagnoli vadano a votare, che si rafforzi la democrazia e che a partire dalla giornata di domani si possa avere la stabilita' necessaria per formare il governo e mettere la Spagna in marcia”. In Spagna si tengono le quarte quarte elezioni politiche generali in altrettanti anni con rinnovate tensioni sul movimento separatista della Catalogna in primo piano, un problema che ha alimentato un'impennata a sostegno del partito di estrema destra Vox.
Sanchez ha chiesto nuovamente il ricorso alle urne dopo non essere riuscito a ottenere il sostegno di altri partiti a seguito delle inconcludenti elezioni svoltesi in aprile, che hanno visto il suo partito socialista ottenere il maggior numero di voti, ma senza nessuna maggioranza fruibile in Parlamento. Gli ultimi sondaggi suggeriscono tuttavia che queste nuove elezioni non riusciranno a sbloccare la situazione. Né la sinistra né la destra sembrano in grado di coagulare una maggioranza di 350 seggi nel parlamento spagnolo.
I socialisti sembrano pronti a finire di nuovo in testa, ma con un numero leggermente inferiore di seggi rispetto ai 123 che hanno raccolto in aprile. Il principale partito d'opposizione, il Partito popolare (Pp) potrebbe rafforzare la sua presenza parlamentare. Ma lo sviluppo più eclatante potrebbe essere l'ascesa del partito Vox di estrema destra, che potrebbe persino salire al terzo posto in parlamento, secondo recenti sondaggi. I seggi sono aperti fino alle 20, gli ultimi a chiudere sono quelli alle isole Canarie (alle 21 ora italiana), dopo di che saranno diffusi gli exit poll. Gli aventi diritto sono poco piu' di 37 milioni di cittadini, chiamati a eleggere 350 deputati e 208 senatori.