Esteri
Strage Canada, incubo finito. Preso il killer che ha accoltellato 28 persone
L'assassino, autore con il fratello del massacro, si sarebbe poi ucciso. Il sollievo dei parenti delle vittime: "L'hanno preso, l'hanno preso"
Strage Canada, fine dell'incubo: "Stanotte dormireremo meglio"
Sospiro di sollievo per il Canada, la fuga del killer degli indigeni è terminata. Myles Sanderson, 30 anni, autore con il fratello del massacro di dieci persone e il ferimento di diciotto, in gran parte indigeni, si è ucciso. Lo ha comunicato la polizia canadese. L’incubo è finito. Il killer degli indigeni è stato arrestato dopo una fuga durata settantadue ore e poi sarebbe morto per circostanze ancora da chiarire. Myles Sanderson, 30 anni, un uomo con 59 precedenti penali per aggressione, rapine e violenze, è stato arrestato dalla polizia canadese. Domenica, assieme al fratello Damien, 31 anni, trovato morto lunedì mattina, aveva portato a termine un massacro, uccidendo a coltellate dieci persone e ferendone diciotto.
Tutte le vittime, tranne una, facevano parte della comunità rurale di indigeni della regione di Saskatchewan, che confina a sud con il Montana e il Nord Dakota. Le vittime avevano tra i 23 e i 78 anni. "L’hanno preso, l’hanno preso”, hanno detto in molti. "C’è finalmente un senso di sollievo”, ha commentato Shania Peters, 22 anni, che nell’attacco ha persona la nonna, Gloria. “Molte persone - ha aggiunto - stanotte dormiranno meglio”. Dei diciotto feriti, dieci restano in ospedale, tre sono in condizioni gravi. Fanno tutti parte della comunità della riserva di James Smith Cree Nation, un villaggio di poco più di duemila persone. Anche se non potrà riportare in vita i loro cari, la gente vuole sapere perché i due fratelli hanno massacrato la loro comunità. Nella prossime ore potrebbe arrivare la risposta.