Esteri
Togo, elezioni presidenziali: vince l'eterno Gnassingbé, opposizione protesta
Sabato 22 febbraio si sono svolte le elezioni presidenziali in Togo. Faure Gnassingbé ha ottenuto senza particolari problemi il suo quarto mandato. E' stato rieletto presidente, come ha riferito la Comissione elettorale, con il 72 per cento dei voti. D'altronde il paese dell'Africa occidentale, affacciato sul golfo di Guinea, è guidato dalla dinastia Gnassingbé ininterrottamente dal 1967, cioè da quanto il generale Eyadéma Gnassingbé giunse al potere con un colpo di Stato, sette anni dopo la fine del periodo coloniale francese. Dal 1991 ha aperto al multipartitismo, ma fu eletto presidente tre volte prima di cedere, solo dopo la morte, lo "scettro" al figlio Faure.
Gli sfidanti erano numerosi, sei, e per questo deboli. Il più agguerrito sembrava l'ex primo ministro Jean-Pierre Fabre, che aveva presentato un ricorso contro la quarta candidatura di Gnassingbé. Ricorso respinto dalla Corte costituzionale. Anzi, Gnassingbé potrebbe anche ripresentarsi persino nel 2025 per un quinto mandato dopo la modifica alla costituzione degli anni scorsi. Alla fine però si è fermato al 18 per cento il principale candidato di opposizione, l'ex primo ministro Agbeyomé Kodjo. Kodjo ha però denunciato che le presidenziali sarebbero state viziate da brogli. Durante il voto, l'ex primo ministro sarebbe stato anche trattenuto da militari per motivi di sicurezza.