Trump attacca i media su Charlottesville: "Siete stati disonesti"
Trump: su Charlottesville attacca "media disonesti", contestato
Ha difeso i suoi controversi commenti sulla violenza di Charlottesville il presidente Donald Trump, durante il comizio di ieri a Phoenix, in Arizona, attaccando i "media dannatamente disonesti" per aver distorto le sue dichiarazioni che hanno sollevato dure critiche, anche da parte di autorevoli repubblicani. Il comizio e' stato preceduto e seguito da proteste, con centinaia di manifestanti in strada anche se Trump ha minimizzato il loro numero.
"Non sono poi tanti, stando ai servizi segreti", ha dichiarato, prima di soffermarsi, per ben 20 minuti su Charlottesville, in Virginia, dove la violenza dei suprematisti bianchi e dei neonazisti ha portato alla morte di una giovane donna che manifestava contro di loro. "Quello che e' successo a Charlottesville colpisce al cuore dell'America e questa sera questa intera arena e' unita contro i criminali che perseguono odio e violenza", ha sottolineato Trump, negando di non aver condannato neonazisti e suprematisti.
Ieri pomeriggio Trump aveva visitato una zona di confine con in Messico in Arizona, nella citta' di Yuma, rilanciando la sua retorica contro i clandestini. "In un modo o nell'altro costruiremo il muro", ha dunque assicurato durante il comizio di Phoenix. "Avremo il nostro muro", ha rincarato, indicando come l'America abbia votato "per il controllo dell'immigrazione clandestina".