Trump crea lavoro pure per i migranti. Starbucks e gli altri? Solo marketing - Affaritaliani.it

Esteri

Trump crea lavoro pure per i migranti. Starbucks e gli altri? Solo marketing

Daniele Rosa

Donald Trump stringe sui rifugiati ed è corsa alle assunzioni. Ma dove erano prima i manager di Google, Starbucks e Airbnb?

Sembrerebbe incredibile ma l'effetto Trump, ogni giorno che passa, si sta dimostrando un fenomeno dirompente nel bene e nel male a livello internazionale.

Sono bastati pochi giorni di presidenza e un  paio di decreti firmati e, come  per magia, sono gia' stati creati posti di lavoro all'interno del Paese creati dalle grandi case automobilistiche, come Ford, Toyota, Fca. Stanno facendo a gara per creare stabilimenti e investire nei confini americani. Anche  case farmaceutiche di altissimo livello si sono dichiarate disponibili a creare posti di lavoro e investire miliardi di dollari in ricerca avanzata.

Il top si e' avuto pero' con gli ultimi provvedimenti di ieri sulla stretta per l'ingresso ai migranti di paesi a rischio terrorismo.

Un mare di critiche da giudici federali, politici europei e pure dal Papa ma che inaspettatamente hanno risvegliato le coscienze di un mondo imprenditoriale e politico che non si era fatto molto sentire. Un mondo che ora , in un rigurgito di solidarieta', non solo alza la voce ma promette azioni concrete.

Ieri il primo ministro canadese, il giovane e liberale Justin Trudeau, ha aperto le porte del paese a tutti i rifugiati . Oggi  una lunga scia di offerte e collette a favore degli emarginati da Trump.

Ma dove erano prima i manager di Google che oggi si sono offerti e hanno creato un fondo che potrebbe raggiungere i 4 milioni di dollari ?  Dov'era la grande Airbnb che ha deciso di offrire alloggi gratis. E soprattutto Starbucks , la super catena di caffetterie che, attraverso il suo Ceo Schultz , ha confermato la volonta' di assumere qualcosa come 10000 rifugiati nei prossimi 5 anni in  75 paesi. 

E siamo certi altri ne verranno . Questa grande catena di solidarieta' , se veramente andrà' avanti non risultando essere solo un aspetto di marketing aziendale per alcuni o un atteggiamento politico per altri e' un trend assolutamente positivo.

Un 'mood'  di eticita' che potrebbe far riflettere molti gruppi imprenditoriali . Infatti molte imprese si sono rese disponibili, in un battibaleno, ad assumere rifugiati ma non si capisce perche' molte, in nome del conto economico, non sono state altrettanto disponibili a favorire i milioni di giovani disoccupati che sono il risultato di una crisi economica almeno uguale a una guerra guerreggiata.