Trump 'smaschera' la Germania: "L'euro è un marco travestito" - Affaritaliani.it

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Trump 'smaschera' la Germania: "L'euro è un marco travestito"

Migranti, i repubblicani al fianco di TrumpPaul Ryan: frontiere siano sicure

“L’euro è un marco travestito” con cui la Germania “sfrutta l'Europa”. Parola di Peter Navarro, capo del Consiglio per il Commercio di Donald Trump, che in un’intervista al Financial Times dice quelle che per molti sono verità scomode, soprattutto per l’establishment italiano e di Bruxeless. Spiegando che Berlino utilizza un euro "esageratamente sottovalutato" per avvantaggiarsi sugli Stati Uniti e sui suoi partner europei.

Navarro afferma inoltre che il TTIP, il trattato commerciale tra Usa e Ue, esiziale per l’Italia, è sostanzialmente “morto”. "Un grosso ostacolo a considerare il Ttip come un accordo bilaterale è la Germania che si approfitta degli altri paesi Ue e degli Usa con un marco travestito che è esageratamente sottovalutato". E ancora: “Il disavanzo strutturale della bilancia commerciale tedesca rispetto al resto della Ue evidenzia l’eterogeneità economica all’interno dell’Unione, di conseguenza questo è un accordo multilaterale che ha le sembianze di uno bilaterale”.

Migranti, i repubblicani al fianco di Trump. Paul Ryan: frontiere siano sicure

"Dobbiamo garantire la sicurezza delle nostre frontiere". In questi termini lo speaker della Camera Usa, il repubblicano Paul Ryan, difende il bando agli ingressi negli Stati Uniti voluto dal presidente Donald Trump. Lo ha confermato lo stesso Ryan in conferenza stampa, sottolineando inoltre cha a suo avviso le restrizioni non dovrebbero riguardare chi e' in possesso di una carta verde di residente. Intanto, in un incontro a porte chiuse con deputati repubblicani, stando a quanto trapela Ryan ha ricordato che non sara' facile ottenere sostegno e che ulteriori proteste sono prevedibili.

Trump licenzia la ministra della Giustizia contraria al bando degli immigrati

Il presidente americano Donald Trump ha licenziato la ministra della Giustizia ad interim, Sally Yates, rea di aver ordinato agli avvocati del suo dicastero di non attuare la messa al bando degli immigrati da 7 Paesi a maggioranza musulmana: Siria, Iran, Iraq, Yemen, Somalia, Sudan e Libia.

"Ha tradito" rifiutandosi di applicare un ordine esecutivo "volto a proteggere" i cittadini americani, ha tuonato in una nota la Casa Bianca, rimpiazzando la Yates con Dana Boente, fino a quando la nomina di Jeff Sessions come procuratore generale non sara' ratificata dal Senato.

"La mia responsabilita' e' quella di assicurare che le posizioni che assumiamo in tribunale rimangano coerenti con il solenne obbligo di questa istituzione di perseguire sempre la giustizia e stare dalla parte del giusto. Al momento non sono convinta che la difesa dell'ordine esecutivo sia conforme a queste responsabilita' e neppure che sia legale", aveva dichiarato la Yates, superstite dell'amministrazione di Barack Obama, prima di venire cacciata da Trump, tre ore piu' tardi.

La signora Yates e' stata "sollevata dall'incarico", ha annunciato la Casa Bianca nella nota, descrivendo la Boente "onorata di servire il presidente Trump" e di "difendere ed attuare le leggi di questo Paese per assicurare che il popolo e la nazione siano protetti".

Un'ora piu' tardi, l'amministrazione Trump ha reso noto di aver rimpiazzato anche il responsabile ad interim dell'Ufficio immigrazione e frontiere, Daniel Ragsdale, anche lui un'eredita' di Obama, senza spiegare il motivo. Al suo posto e' stato nominato Thomas Homan, "che contribuira' ad attuare le nostre leggi sull'immigrazione coerentemente con i nostri interessi", ha dichiarato in una nota il ministro della Sicurezza Nazionale, John Kelly