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Trump: "Vorrei avere i generali di Hitler". E accusa il partito laburista britannico di interferenze sul voto negli Usa

di Redazione Esteri

Il tycoon ha presentato una denuncia alla Commissione elettorale federale. "Contribuiti illegali" dal partito di Starmer

Elezioni Usa, i sospetti di Trump e gli scheletri nell'armadio

Le elezioni presidenziali degli Stati Uniti si avvicinano sempre di più, mancano ormai solo due settimane al voto del 5 novembre e la sfida tra Trump e Harris si fa sempre più infuocata. L'ex presidente ha presentato addirittura una denuncia formale alla Commissione elettorale federale (FEC) contro il Partito laburista britannico, accusandolo - riporta la Bbc - di "palese interferenza straniera" nelle elezioni americane a sostegno della campagna Harris-Walz. La denuncia cita resoconti dei media sui contatti tra i laburisti, il partito guidato da Starmer che governa nel Regno Unito, e la campagna Harris, nonché apparenti sforzi di volontariato, sostenendo che ciò equivale a "contributi" illegali.

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Ma Trump viene coinvolto anche in un'altra vicenda, la rivista culturale statunitense The Atlantic, infatti, ha pubblicato un documento riferito al tycoon, ricostruendo un episodio avvenuto sotto il suo mandato. Avrebbe insultato una soldatessa uccisa, il cui corpo era stato smembrato, e al suo staff avrebbe confessato - in base a quanto risulta a The Atlantic - il sogno: "Vorrei avere il tipo di generali che aveva Hitler". La storia parte dall'aprile 2020 quando Vanessa Guillen, 20 anni, arruolata nell'esercito americano, venne uccisa e smembrata da un commilitone a Fort Hood, Texas. L'assassino, aiutato dalla sua fidanzata, aveva bruciato il corpo di Guillen. I resti erano stati scoperti due mesi dopo, sepolti in una zona vicino alla base.