Esteri
Trump: ‘Stati Uniti fuori da Open Skies’, trattato per il controllo dei cieli
Il presidente ha annunciato l’uscita degli Stati Uniti da uno dei più importanti accordi bilaterali di controllo sugli armamenti siglati con Mosca
Nel giorno in cui, per la prima volta in dieci anni, gli Stati Uniti sono pronti ad aprire un negoziato a tre con Cina e Russia per la limitazione delle armi nucleari, Donald Trump ha annunciato l’uscita da un altro accordo multilaterale: il trattato Open Skies, “Cieli aperti”, uno dei più importanti accordi bilaterali di controllo sugli armamenti siglati con Mosca.
“Ho buone relazioni con i russi - ha detto il presidente degli Stati Uniti - ma non hanno rispettato il trattato”. Il presidente comunicherà ufficialmente la decisione a Vladimir Putin oggi, venerdì. Washington dovrebbe uscire dall'accordo tra sei mesi. La Germania ha chiesto a Trump di riconsiderare la sua decisione.
Dopo aver liquidato gli accordi di Parigi sul cambiamento climatico, e minacciato l’uscita dall’Organizzazione mondiale della Sanità, Trump è passato alle intese militari. Il trattato Open Skies risale al ’92, nato nel segno della trasparenza del periodo post Unione Sovietica. L’obiettivo era quello di evitare crisi internazionali sulla base di malintesi o sospetti, “aprendo” militarmente i cieli al controllo reciproco, attraverso apparecchi dotati di sofisticati sensori e, naturalmente, non armati.
Gli Stati Uniti hanno denunciato da tempo continue violazioni da parte dei russi, che non avrebbero più consentito il sorvolo degli apparecchi americani. Se Mosca ha definito la decisione di Washington un “colpo alla sicurezza europea”, l'annuncio ha messo in allarme i Paesi alleati. Gli ambasciatori della Nato hanno deciso di convocare per oggi una riunione urgente. Il rischio di tensioni nelle relazioni transatlantiche sembra, almeno in apparenza, mitigato dalla decisione, emersa poche ore dopo l’annuncio di Trump, di avviare per la prima volta incontri trilaterali con la stessa Russia e la Cina per il controllo reciproco delle armi nucleari.
L’inviato speciale della Casa Bianca, Marshall Billingslea, incontrerà il viceministro degli Esteri, Sergei Ryabkov, a Vienna, per organizzare il vertice. Ma la decisione potrebbe presupporre l’uscita di Washington anche dal trattato New Start che obbliga Usa e Russia a dispiegare non più di 1550 missili nucleari ciascuno. L'accordo scadrà a febbraio 2021, tre mesi dopo le elezioni presidenziali americane.