Esteri

Turchia, fallito colpo di stato. Oltre 260 morti. Tensione con gli Usa

Turchia, presidente e premier preparano il giro di vite: 2.745 giudici rimossi dall'incarico dall'Alto Consiglio

Drammatico il bilancio delle persone uccise, ferite o arrestate nel fallito colpo di Stato in Turchia. Stando ai dati forniti in conferenza stampa dal primo ministro Binali Yildirim e riportati da Al Jazeera, sono 161 i morti tra i civili e le forze governative, 104 i morti fra i golpisti, 1.140 i feriti e 2.839 i militari arrestati, anche se il numero di arresti è destinato a crescere.

Il governo turco, sventato il colpo di Stato guidato da un gruppo di colonnelli dell'esercito, si prepara ora a un duro giro di vite contro i golpisti e chi li ha sostenuti. Un fallimento che rafforza la posizione del 'Sultano' Recep Tayyip Erdogan, che è tornato da trionfatore a Istanbul dopo l'appello alla resistenza. E ha invitato la popolazione a rimanere in piazza: "Dobbiamo continuare a mantenere il controllo delle strade anche stasera, non importa a quale costo, perché un tentativo di riacutizzazione potrebbe accadere in qualsiasi momento".

Il Consiglio superiore dei giudici e dei pubblici ministeri (HSYK), l'equivalente del nostro Consiglio superiore della magistratura, presieduto dal ministro della Giustizia Bekir Bozdag, ha emesso un ordine d'arresto per 9 giudici della Corte Suprema turca. La polizia ha inoltre arrestato 10 giudici del Danistay, il Consiglio di Stato turco. L'Hsyk ha anche deciso di rimuovere dall'incarico 2.745 giudici e 5 dei suoi 22 membri, per presunti legami con Fetullah Gulen, il nemico di Erdogan ritenuto responsabile del fallito golpe della scorsa notte e che vive in Usa. Ordini di arresto sono stati emessi a carico di 140 giudici della Yargitay, la Corte di cassazione. L'emittente privata NTV ha riferito inoltre che altri 38 membri della Danistay (Consiglio di Stato) sono ricercati. Il presidente Ismail Rustu Cirit, ha assicurato che "punirà tutti i traditori".

Ma ora Ankara attacca gli Usa. "La situazione è sotto controllo", ha detto il premier Binali Yildirim. "Non riesco a immaginare un Paese che possa sostenere quest'uomo", Fethullah Gulen, "questo leader di un'organizzazione terroristica, soprattutto dopo la scorsa notte. Un Paese che lo sostenga non è amico della Turchia. Sarebbe persino un atto ostile nei nostri confronti", ha detto  Yildirim. Ankara accusa Gulen di aver organizzato il fallito tentativo di golpe, lui vive in auto-esilio dal 1999. Yildirim ha ricordato che la Turchia ha già inviato una richiesta di estradizione.

Gli Stati Uniti hanno replicato di essere pronti ad aiutare la Turchia nelle indagini sul tentato golpe. Lo ha detto il Segretario di Stato americano, John Kerry, che ha invitato Ankara a mostrare, se esistono, indizi in grado di attribuire a Gulen la responsabilità dell'iniziativa sovversiva. Kerry ha anche detto di non aver ricevuto alcuna richiesta per estradare il religioso. Il presidente Usa Barack Obama terrà una riunione, oggi alla Casa Bianca, per discutere la situazione con i suoi collaboratori per la sicurezza nazionale e gli affari esteri.

"Struttura parallela" è l'espressione con cui le autorità turche sono solite indicare il religioso Gulen e i suoi seguaci. I membri, ha continuato il premier, della "struttura parallela sono ora nelle mani della giustizia" e subiranno "la punizione che meritano". Yildirim, pur senza esplicitare, ha fatto riferimento a un "terrorismo profondo" che ha tentato di minare lo stato turco, in un'allusione ai militanti curdi del Pkk e soprattutto ai fedeli dell'imam Gulen, promettendo che i responsabili saranno puniti "come meritano".

Già venerdì sera, prima di salire a bordo dell'aereo con cui è rimasto in volo durante il golpe, il presidente Erdogan, che oggi è ripartito verso una destinazione ignota, aveva puntato il dito contro il religioso. Accuse respinte al mittente dallo stesso Gulen (che ha fermamente condannato l'attacco) e dal suo gruppo Alleanza per i valori condivisi, che ha definito "irresponsabili" le accuse del presidente.

Trasporti bloccati e golpisti in fuga. Reparti golpisti hanno bloccato nella notte gli scali principali del Paese e il governo ha chiuso vaste zone dello spazio aereo. Le autorità turche hanno diffuso un allarme ai valichi di frontiera e agli aeroporti, dopo essere stati informati che noti esponenti legati al movimento Gulen, tra cui giornalisti, potrebbero fuggire dal Paese. Un elicottero Blackhawck questa mattina è atterrato in Grecia con a bordo 7 ufficiali dell'esercito turco e un civile, che hanno chiesto asilo poltico alle autorità di Atene. I fuggitivi sono stati arrestati. Immediatamente dopo, da Ankara il ministro degli esteri turco Mevlut Cavusoglu ha fatto domanda di estradizione alla Grecia, accusando gli otto di essere golpisti.

Il governo greco esaminerà la richiesta di asilo "tenendo però in considerazione che i soldati sono accusati in Turchia di aver violato la costituzione e di aver tentato di rovesciare il governo democratico". Lo dice la portavoce del governo ellenico Olga Gerovasili. Atene fa anche sapere di essere in contatto con le autorità turche per il rientro "il prima possibile" dell'elicottero militare.

Si è combattuto fino all'alba, ore dopo che il tentato putsch era già dato per concluso. Erdogan era tornato nella notte a Istanbul, la comunità internazionale si era schierata con il governo legittimo (seppur con qualche ritardo), i golpisti si stavano arrendendo ovunque.

Consolato Usa, isolata base erea. "Le autorità locali impediscono spostamenti da e per la base aerea di Incirlik. È stata interrotta la fornitura di corrente elettrica", si legge in un messaggio diffuso sul web dal consolato Usa nella città di Adana, nel sud della Turchia. La Cnn ha riferito di alcuni aerei americani già in missione prima che venisse chiuso lo spazio aereo a cui è stato consentito di rientrare e atterrare a Incirlik. Sono circa 1.500 Gli americani attivi nella base. "Per favore, evitare la base aerea fino a che non riprenderanno le normali operazioni", prosegue il messaggio del consolato Usa.

La base è l'aeroporto Usa più importante del medio oriente ed è utilizzata dalla coalizione anti-Is a guida Usa che interviene in Siria e Iraq. Vi si trovano velivoli e militari di Usa, Germania, Gran Bretagna e Arabia Saudita. Nel sud della Turchia ci sono anche duecento soldati italiani con una batteria missilistica.

I militari arrestati per "tradimento", come ha detto Erdogan, sono 1563. Inoltre, l'esercito ha fatto sapere che sono stati destituiti anche 29 colonnelli e 5 generali. Non è chiaro ancora quanta parte dei vertici dell'esercito e dell'aviazione (la Marina ha preso le distanze) fosse coinvolta nel colpo di Stato, il primo dopo quasi 40 anni. L'ingerenza dell'esercito - descritto spesso come tutore della laicità dello Stato contro l'islamizzazione promossa dal presidente e dal governo - ha segnato la storia turca per quattro volte tra il 1960 e il 1997.

Ultimamente però, il ruolo dell'esercito turco sembra essere più debole rispetto al passato. Da quando, nel 1999, la Turchia ha iniziato il difficile percorso per l'adesione all'Unione europea, non ancora concluso e dal futuro incerto, le prerogative dei militari si sono infatti fortemente ridotte. E questa rivolta fallita darà a presidente e governo la possibilità e la forza di riaffermare ulteriormente la propria autorità. Come confermano anche le parole del capo di stato maggiore ad interim, Umit Dundar: le forze armate della Turchia rimuoveranno i membri della "struttura parallela" nei loro ranghi.

Gli aeroporti in Turchia sono stati riaperti e stanno cercando di tornare alla normalità, ma molti aerei ancora non partono. British Airways ha cancellato i voli per la Turchia. Lufthansa ha cancellato oggi otto dei suoi dieci voli dalla Germania alla Turchia, dopo aver già cancellato circa una dozzina di voli dall'inizio del golpe. Anche Eurowings, la filiale di Lufthansa che controlla  la compagnia low-cost Germanwings e gestisce il grosso dei voli interni ed europei di Lufthansa, ha annunciato oggi la sospensione di tutti i suoi voli tra la Germania e Ankara e Istanbul. I voli Alitalia da e per la Turchia anche resteranno sospesi almeno fino a domani per motivi precauzionali, l'equipaggio e il personale di terra (una quindicina di persone in tutto) che lavora a Istanbul per l'aviolinea è rimasto a casa e sta bene.

La Turkish Airlines ha cancellato sabato 925 voli interni ed internazionali. La compagnia sta dando assistenza a tutti i passeggeri, o così sostiene, ma un italiano presente all'aeroporto Ataturk di Istanbul denuncia a Repubblica.it l'assenza per molte ore di personale di Turkish Airlines e il fatto di essere stati abbandonati: "Il sistema è impazzito, il personale Turkish ora dice che è necessario attendere perché il sistema che organizza i voli inizi nuovamente a funzionare. I voli compaiono, rimangono un po' in stato go to gate, e poi diventano di nuovo cancellati. In pratica, caos totale, informazioni zero, assistenza zero".

Stop alla commissione Unesco. Tra le conseguenze del (mancato) golpe turco, anche la sospensione dei lavori della 40ª sessione del Comitato Unesco World Heritage, iniziata il 10 luglio a Istanbul e che doveva durare fino al 20. I lavori avevano avuto il loro corso regolare sino a ieri sera, con l’iscrizione delle prime nove nuove destinazioni nella Lista del Patrimonio dell’Umanità. Oggi si sarebbero dovuti tenere tra le 9.30 e le 13  e tra le 15 e le 18.30 locali. Come si legge nel sito dell’Agenzia delle Nazione Unite, i lavori sono “sospesi sino a nuova comunicazione”.

La posizione italiana. Il premier Matteo Renzi esprime "sollievo" per gli sviluppi in Turchia. "La preoccupazione per una situazione fuori controllo in un partner Nato come la Turchia lascia spazio al prevalere della stabilità e delle istituzioni democratiche", sottolinea. "Auspichiamo che non ci siano rovesci e pericoli per la popolazione e per tutti gli stranieri presenti in Turchia", aggiunge il premier nella convinzione che "libertà e democrazia siano sempre la via maestra da seguire e difendere".