Esteri

Ucciso Soleimani, Teheran in piazza. Trump: "Dovevamo eliminarlo prima"

Ordine di Trump: raid sull'aeroporto di Baghdad. Ucciso il potente generale iraniano capo delle milizie al-Quds. Ora si rischia davvero l'escalation

Ucciso Soleimani, Trump: "Avremmo dovuto ucciderlo prima, è stato responsabile dell'uccisione di milioni di persone"

Il generale Qassem Soleimani "ha ucciso o ferito migliaia di americani in un lungo periodo di tempo e stava pianificando di ucciderne molti altri...ma lo abbiamo preso". Lo scrive il presidente degli Stati Uniti Donald Trump in due nuovi tweet sull'uccisione del capo della Forza al Quds iraniana, sottolineando come lui "fosse direttamente o indirettamente responsabile della morte di milioni di persone, compresi i tanti manifestanti uccisi in Iran". Secondo Trump, "anche se l'Iran non lo ammetterà mai, Soleimani era odiato e temuto nel suo Paese: non sono rattristati come i leader fanno credere al mondo esterno: avrebbe dovuto essere eliminato molti anni fa". Soleimani "era responsabile direttamente o indirettamente della morte di milioni di persone tra cui l'enorme numero di manifestanti uccisi" in Iran. Ha continuato su Twitter il presidente Usa in merito all'uccisione del generale iraniano.

Soleimani: migliaia in piazza a Teheran contro "crimini" Usa 

Decine di migliaia di persone sono scese in strada a Teheran per protestare contro quelli che definiscono i "crimini" degli Stati Uniti, dopo l'uccisione a Baghdad del comandante Qassam Soleimaini in un raid Usa.     Gridando slogan come "morte all'America" e con in mano poster che ritraggono Soleimani, i manifestanti hanno riempito le strade di diversi isolati al centro di Teheran, dopo le preghiere del venerdì.

Soleimani, Teheran giura vendetta: la Guida Suprema, l'Ayatollah Ali Khamenei, ha promesso "una dura rappresaglia".

Inequivocabile la minaccia degli uomini di Solemaini, i temibili Pasdaran: "la gioia diventerà presto lutto". Dal Libano, è sceso in campo il leader delle milizie sciite Hezbollah, Hassan Nasrallah, promettendo la punizione da parte "di tutti i combattenti della resistenza nel mondo".  Considerato uno degli uomini più potenti in Medio Oriente, generale, stratega con ambizioni politiche, Soleimani era spesso apparso al fianco della Guida Suprema, l'ayatollah Ali Khamenei, ma si è sempre mosso nell'ombra, arcinemico di Usa e Israele.

Con lui è stato ucciso Abu Mehdi al-Mouhandis, figura più defilata ma comunque nodale, l'uomo iraniano e il nemico numero uno in Iraq degli Stati Uniti per decenni: era il vicecomandante delle milizie sostenute dall'Iraq note come Forze di mobilitazione popolare, che martedì avevano assediato l'ambasciata americana a Baghdad.    Il Pentagono ha spiegato che Trump ha dato l'ordine "per proteggere il personale americano all'estero".

Ma adesso il timore è di un'escalation fuori controllo che possa portare non solo l'Iraq sull'orlo della guerra civile, ma anche infiammare la regione

Israele, che ha messo in stato di allerta anche ambasciate e consolati, per il timore di rappresaglie dal vicino Libano ha chiuso l'accesso alle piste sciistiche sul Monte Hermon, sulle Alture del Golan. Il premier Benjamin Netanyahu, che si trovava in Grecia e ha interrotto la visita, ha lodato la rapidità dell'azione statunitense e ha sottolineato che "come Israele, anche gli Usa hanno diritto all'autodifesa". Il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, che ha intrapreso un giro di telefonate con gli alleati europei e ha contattato anche la Cina, ha rassicurato che gli Usa sono impegnati in "una de-escalation". La Farnesina, molto preoccupata, ha lanciato un forte appello alla "moderazione e responsabilità": "Nuovi focolai di tensione non sono nell’interesse di nessuno e rischiano di essere terreno fertile per il terrorismo e l’estremismo violento".

La Guida Suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei, ha avvertito gli Usa di una "dura rappresaglia"

Dopo che che il raid vicino all'aeroporto di Baghdad ha ucciso il generale iraniano Qassem Soleimani, capo delle forze d'e'lite al Quds. La tv pubblica iraniana ha diffuso la dichiarazione di Khamenei, definendo Soleimani "il volto internazionale della resistenza". Khamenei ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale per la morte del generale. Lo riporta l'Associated Press. 

Esplode l'ira DI Teheran: "Vendetta al momento opportuno"

"Il generale, mente militare di Teheran, identificato da un anello. L'ayatollah Khamenei: "Una vendetta attende i criminali". Nota del Supremo Consiglio di sicurezza nazionale: L'America non eviterà facilmente le conseguenze di questo calcolo errato. In migliaia in piazza a Teheran contro "i crimini Usa". Esmail Qaani è il successore del pasdaran.

Soleimani: Svizzera invia messaggio a Teheran per conto Usa

L'incaricato d'affari svizzero che rappresenta gli interessi Usa in Iran ha inviato un messaggio a Teheran per conto di Washington sull'uccisione del generale Qassem Soleimani. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri svizzero. "L'incaricato d'affari è stato informato della posizione dell'Iran e, a sua volta, ha consegnato il messaggio degli Stati Uniti", ha fatto sapere il ministero rispondendo via email a una domanda della Reuters, senza fornire uteriori dettagli

Trump: "Odiato e temuto in Iran doveva morire anni fa"

Il presidente Usa: Teheran non ha mai vinto una guerra, ma non ha mai perso un negoziato. Pompeo: il nostro raid ha salvato molte vite umane, gli iracheni danzano nelle strade per la libertà. Israele: Usa hanno il diritto di difendersi. 

Soleimani: 'martire vivente' dell'espansione iraniana

Negli ultimi anni di lui si era parlato anche come possibile esponente del fronte ultra conservatore nelle future elezioni per la successione di Rohani, tanto che il britannico The Times, proprio ieri lo aveva inserito tra le 20 'rising star' del 2020 proprio per questo suo possibile ruolo. E sebbene Soleimani faccia pienamente parte dell'establishment della Repubblica islamica, soprattutto per la sua vicinanza personale a Khamenei, il suo assassinio si inserisce in una scia di morti eccellenti che hanno segnato le 'proxy war', le guerra per procura dell'Iran all'estero: una scia iniziata probabilmente con l'uccisione nel 1992 dell'allora segretario di Hezbollah, Abbas Al Moussawi, e proseguita con l'eliminazione negli ultimi 15 anni di figure di spicco della formazione sciita libanese, come Imad e Jihad Mughniyeh, Mustafa Badreddine, Ali Al Hadi Al Ashiq, Samir Kantar, Ali Fayyad e di Hassan Shateri, un altro generale delle Forze al Quds, o Hossein Hamedani, generale dei Pasdaran con un ruolo di primo piano in Siria.    La sua reputazione di "eroe" nella guerra contro l'Isis presso milioni di musulmani sciiti è l'aspetto più preoccupante e imprevedibile delle prospettive di escalation che derivano dalla notizia della sua morte. Soleimani era un simbolo, un contenitore vivente del millenarismo sciita khomeinista e nazionalismo iraniano, un veterano di diverse guerre, un vessillo, oltre che uno stratega, dell'antagonismo iraniano nella regione. E sarà molto complicato delineare e contenere una "mappatura" delle possibili reazioni alla improvvisa fine della sua traiettoria.

 

LA CRONACA DELLA GIORNATA IN MEDIO ORIENTE

Soleimani: fonti Difesa Usa, ucciso con drone di precisione

Il generale iraniano Qassem Soleimani, e' stato ucciso a Baghdad da forze americane "in un attacco di precisione con un drone". Lo affermano fonti della Difesa statunitense. Le stesse fonti hanno aggiunto che parte dei 750 militari dell'82esima divisione aerotrasportata inviati nella regione alcuni giorni fa sono gia' arrivati a Baghdad. "Saranno schierati nell'ambasciata americana per rilevare i marines che erano giunti nei giorni scorsi", hanno affermato le fonti.

Iraq: Trump twitta bandiera Usa dopo morte generale Soleimani

Una bandiera degli Stati Uniti, solo quella e nessun altro tipo di commento. Cosi' il presidente americano Donald Trump sul proprio profilo Twitter dopo la morte all'aeroporto di Baghdad del generale iraniano Qassem Soleimani in un raid aereo delle forze Usa. Soleimani era il potente generale iraniano capo delle milizie al-Quds dei Guardiani della Rivoluzione, la forza d'elite dell'esercito della Repubblica islamica, incaricata di compiere le operazioni all'estero. 

Iraq: Pentagono,partito da Trump ordine di uccidere Soleimani

E' stato Donad Trump a ordinare l'uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani. La conferma viene da fonti del Pentagono. "Per ordine del presidente, l'esercito americano ha adottato misure difensive decisive per proteggere il personale americano all'estero uccidendo Qassem Soleimani", ha dichiarato il Dipartimento della Difesa Usa in una nota. "Il generale Soleimani stava attivamente sviluppando - ha dichiarato il Pentagono - piani per attaccare diplomatici e membri del servizio americani in Iraq e in tutta la regione. Il generale Soleimani e la sua Forza Quds erano responsabili della morte di centinaia di membri dei servizi americani e della coalizione e del ferimento di altre migliaia". 

Iraq: Teheran, da Usa atto di terrorismo internazionale

"L'atto degli Usa di terrorismo internazionale, che ha preso di mira e assassinato il generale Soleimani - la forza piu' efficace nella lotta a Daesh (Isis), al Nusrah e al Qaeda - e' estremamente pericoloso e rappresentanti un'incosciente escalation". Cosi' su Twitter il ministro degli Esteri iraniano, Javad Zarif, dopo il raid Usa a Baghdad in cui e' rimasto ucciso, tra gli altri, il potente capo delle forze d'e'lite iraniane al Quds . "Gli Usa hanno la responsabilita' di tutte le conseguenze di questo avventurismo da furfanti", ha concluso. 

Iraq: Khamenei, Usa si aspettino "dura rappresaglia"

La Guida Suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei, ha avvertito che gli Usa di una "dura rappresaglia", dopo il raid vicino all'aeroporto di Baghdad ha ucciso il generale iraniano Qassem Soleimani, capo delle forze d'e'lite al Quds. La tv pubblica iraniana ha diffuso la dichiarazione di Khamenei, definendo Soleimani "il volto internazionale della resistenza". Khamenei ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale per la morte del generale. Lo riporta l'Associated Press. 

Iraq: ayatollah Khamenei, "Vendetta attende i criminali"

"L'opera e il percorso del generale Qassem Soleimani non si fermeranno qui. Una dura vendetta attende i criminali, le cui mani nefaste si sono macchiate del sangue di Soleimani e degli altri martiri dell'attacco avvenuto la notte scorsa". E' il messaggio appena lanciato da Ali Khamenei, guida suprema dell'Iran, commentando il raid aereo americano all'aeroporto di Baghdad in cui e' morto il generale Soleimani, comandante delle Guardie islamiche della Rivoluzione, e uomo chiave del regime degli ayatollah. 

IRAQ: ZARIF, RAID USA 'ATTO TERRORISTICO', E 'FOLLE ESCALATION'

Il raid americano che ha ucciso vicino Baghdad il generale iraniano Qassem Soleimani è stato "un atto terroristico" ed una "stupida escalation". A dichiararlo, con un tweet, è stato il ministro degli Esteri iraniano, Javad Zarif, definendo quanto accaduto "estremamente pericoloso". "Sugli Stati Uniti ricade la responsabilità di tutte le conseguenze di questo avventurismo criminale", ha scritto, descrivendo Soleimani come "la più efficace delle forze che hanno combattuto" l'Isis, al Qaeda e il gruppo al-Nusra. 

Iraq: Israele in stato massima allerta, chiuso monte Hermon

Alto stato di allerta in Israele, per timori di rappresaglie dall'Iran, dopo l'uccisione del potente generale iraniano Qassem Soleimani a Baghdad, in un raid americano. Lo ha annunciato l'esercito israeliano (Idf) in un tweet, riferendo anche della decisione di chiudere ai visitatori l'accesso al monte Hermon, sulle alture del Golan. "Considerata la situazione e' stato deciso di chiudere oggi ai visitatori il monte Hermon", si legge nel tweet, "non ci sono direttive ulteriori per i residenti del Golan". Intanto, il ministro della Difesa israeliano, Naftali Bennet, ha tenuto un incontro con i vertici della sicurezza e dell'esercito per capire come gestire le possibili conseguenze per Israele dell'uccisione di Soleimani. Il premier Benjamin Netanyahu riceve aggiornamenti continui sulla situazione; al momento, il capo di governo si trova in Grecia in visita ufficiale e la sua agenda rimane invariata, scrive il Jerusalem Post. Come misura precauzionale, il ministero degli Esteri e i funzionari della sicurezza hanno posto in stato di massima allerta ambasciate e consolati israeliani in tutto il mondo, per timori di attacchi.

Iraq: Usa esortano tutti i loro cittadini a lasciare Paese

L'ambasciata americana a Baghdad ha esortato tutti i cittadini statunitensi a "lasciare immediatamente l'Iraq", dopo il raid in cui a Baghdad e' stato ucciso, tra gli altri, il potente generale iraniano Qassem Soleimani e che ha fatto scattare minacce di vendetta da parte di Teheran.

Iraq: Baghdad, "aggressione" Usa scatenera' guerra devastante

Il primo ministro iracheno, Adel Abdel Mahdi, ha definito "un'aggressione" da parte degli Usa, il raid compiuto a Baghdad e in cui, sono stati uccisi il generale iraniano Qassem Soleimani, e un capo milizia iracheno Abu Mahdi al-Muhandis, ha avveritito che questo "scatenera' una guerra devastante" in Iraq. "L'assassinio di un comandante militare iracheno, che occupa un ruolo ufficiale, e' un'aggressione all'Iraq, al suo Stato, al suo governo e al suo popolo", ha denunciato il premier in una dichiarazione. Al-Muhandis era il numero due di Hashed, una coalizione di forze paramilitari filo-iraniena, integrate nelle forze governative irachene. Mehdi ha poi definito la mossa di Washington come una "flagrante violazione delle condizioni che autorizzano la presenza di truppe americane", sul territorio iracheno.

IRAN: COMANDANTE MILIZIE SCIITE IRAQ, 'PRONTI A COMBATTERE USA E ISRAELE'

Il comandante delle Unità di mobilitazione popolare sciite irachene (Hashed al-Shaabi), Qais al-Khazali, ha detto ai suoi miliziani di essere ''pronti a combattere'' in risposta al raid aereo Usa a Baghdad nel quale è rimasto ucciso il generale iraniano Qassem Soleimani e il comandante iracheno Abu Mahdi al-Mohandes. Lo ha detto lo stesso Khazali in una nota. ''In cambio del sangue del martire Abu Mahdi al-Mohandes ci sarà l'eliminazione di tutta la presenza militare americana in Iraq'', ha dichiarato al-Khazali. ''In cambio del sangue del martire Qassem Soleimani verrà eliminata l'esistenza di Israele", ha aggiunto al-Khazali.

IRAN: EX COMANDANTE PASDARAN PROMETTE VENDETTA PER MORTE SOLEIMANI

L'ex comandante dei Guardiani della Rivoluzione iraniana (i Pasdaran) e attuale segretario del Consiglio per il Discernimento Mohsen Rezaei ha promesso ''vendetta'' per l'uccisione del generale Qassem Soleimani. "Il martire Qassem Soleimani si è unito ai suoi fratelli martiri, ma ci vendicheremo duramente dell'America", ha twittato Rezaei.

IRAN: CONSIGLIERE ROHANI, 'TRUMP HA SPINTO USA IN SITUAZIONE PERICOLOSA'

Il presidente americano Donal Trump ''ha spinto l'America nella situazione più pericolosa della regione". Lo ha detto lo stretto consigliere del presidente iraniano Hassan Rohani, Hesamodin Ashna, che ha anche avvertito che gli Stati Uniti "devono essere pronti a sopportare le conseguenze" dell'uccisione del generale Qassem Soleimani. "Con la sua scommessa, Trump ha spinto l'America nella situazione più pericolosa della regione", ha twittato Ashna. "Chiunque attraversi le linee rosse deve essere pronto a sopportarne le conseguenze", ha aggiunto.

IRAN: KHAMENEI NOMINA VICE SOLEIMANI COME CAPO FORZE AL-QUDS

Il leader supremo della Repubblica islamica dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei, ha nominato il vice di Qassem Soleimani come nuovo capo delle Forze al-Quds. Lo riporta l'agenzia di stampa Fars, spiegando che l'incarico di Soleimani è passato al generale Esmail Ghaani. Il programma delle Forze al-Quds ''resterà invariato rispetto a quello del suo predecessore'', ha detto Khamenei in una nota.

IRAN: AL-SADR ORDINA AL SUO ESERCITO DI RIPRENDERE LOTTA A USA

Il leader religioso sciita iracheno Moqtada al-Sadr ha ordinato al suo Esercito del Mahdi di riprendere le attività contro gli Stati Uniti per ''proteggere l'Iraq'' dopo il raid aereo Usa che ha portato all'uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani e del numero due delle Unità di mobilitazione popolare Abu Mahdi Al-Mohandes. ''Ho ordinato ai mujahideen di essere pronti a difendere l'Iraq. Consiglio a tutti di agire con saggezza e astuzia'', ha scritto al-Sadr su Twitter. L'esponente sciita ha quindi aggiunto di aver chiesto ad ''altri'' gruppi armati ''nazionali e disciplinati'' di prepararsi alla lotta. Al-Sadr ha quindi inviato le sue condoglianze all'Iran per l'uccisione di Soleimani.