Esteri

Ucraina, bene la pace di Santoro ma non confondere il lupo con l'agnello

Di Massimo Falcioni

La sana iniziativa rischia di diventare la solita minestra riscaldata che fa di tutta un’erba un fascio o peggio

Ma non nella logica da “Ponzio pilato” o peggio ancora confondendo chi è il lupo e chi è l’agnello, chi è l’aggressore e chi l’aggredito. Con tutti i limiti e gli errori passati e recenti, Europa, Nato, Usa non hanno minacciato e non minacciano la Russia. Putin sente sempre più pressante come minaccia la voglia di libertà, democrazia, benessere economico del popolo ucraino e dello stesso popolo russo. E’ per poter continuare a condannare a 25 anni di carcere il dissidente Vladimir Kara-Murza per “alto tradimento” in quanto contrario all’invasione dell’Ucraina, per continuare a negare ai cittadini russi le libertà civile, politiche, economiche, per continuare a negare l’autodeterminazione dei popoli che Putin ha invaso l’Ucraina. Qui siamo. Che fare? Sa di fantascientifico pensare a una detronizzazione di Putin attraverso una “Rivoluzione di palazzo” sostituendolo con una leadership filo-occidentale.

Al momento non c’è nessuno spiraglio di pace. L’”Operazione speciale” ha fallito il suo obiettivo di occupare l’Ucraina in pochi giorni. La Russia ha dimostrato tutta l’inadeguatezza della sua forza militare sottovalutando la resistenza degli ucraini a difesa della propria indipendenza e liberà e, soprattutto, la capacità dell’occidente di fare muro, tutti insieme e su tutti i fronti, per l’alt a Putin. Solo se messo alle corde sul piano militare ed economico, se isolato politicamente dal mondo che conta, Putin siederà al tavolo della pace. In questo contesto anche la Marcia della pace può essere utile. Altrimenti diventa un assist all’invasore.