Esteri

Ucraina, via al ritiro truppe russe dal confine. Ma la Cnn smentisce Putin

Ucraina, Russia: fallimento storico della propaganda occidentale

Ucraina: Scholz a Mosca, vertice con Putin. Di Maio a Kiev

La diplomazia continua la sua opera incessante per evitare un conflitto in Ucraina. A Kiev il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, mentre il cancelliere tedesco vola a Mosca, Olaf Scholz, per il vertice con il presidente russo, Vladimir Putin. La Russia non ha alcun motivo per invadere l'Ucraina il 16 febbraio, come sostengono alcuni media occidentali, ha sottolineato il primo vice rappresentante permanente di Mosca presso le Nazioni Unite, Dmitry Polyansky. "Per quanto ne so, no, e non vedo alcun motivo per questo", ha sottolineato Polyansky, definendo "ridicole" le notizie di una invasione imminente. "Ogni giorno impariamo qualcosa di nuovo su di noi e sui piani di attacco, sull'invasione a noi attribuita. Per noi e' sorprendente", ha detto il rappresentante russo all'Onu in risposta a un giornalista della Cnn. Polyansky ha sottolineato che tali notizie "sono anche una completa sorpresa per gli ucraini. Sembra - ha aggiunto - che solo gli americani siano sicuri di qualcosa, ma non condividono informazioni, ne' con noi ne' con gli ucraini". Questo e i commenti di Putin e dei suoi ministri degli Esteri e della Difesa sembrano alimentare la speranza di una riduzione dell'escalation. Lavrov ha affermato che "c'e' sempre una possibilita'" di raggiungere un accordo con l'Occidente. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov ha assicurato che il presidente russo e' "disposto a negoziare" e aggiunto che la crisi ucraina e' solo una parte delle piu' ampie preoccupazioni relative alla sicurezza che nutre la Russia. "Ridurre le tensioni" e "preservare pace e stabilita'" e' l'obiettivo dichiarato della missione a Kiev di Di Maio. L'Italia - ha detto il titolare della Farnesina - ha un ruolo centrale negli equilibri internazionali, continuiamo a dare il massimo con la nostra diplomazia".

Ucraina, Cnn: "Prosegue ammaassamento truppe russe al confine"

In controtendenza con quanto appena annunciato dalle autorità militari di Mosca, la CNN riferisce che l'ammassamento di truppe e dispositivi militari russi al confine con l'Ucraina sta proseguendo. L'emittente all news ha geolocalizzato alcuni video che circolano sui social media e documentano questi spostamenti. Alcuni dei video provengono da fonti ufficiali e sono stati analizzati da osservatori e confrontati con immagini satellitari. In particolare, la CNN fa riferimento a movimenti nei pressi di Belgorod, nella Russia occidentale, a poca distanza dal confine e dalla città ucraina di Kharkiv. Un altro filmato, postato sui social media domenica, mostra carriarmati in movimento nei pressi del villaggio di Sereteno, a circa 24 chilometri dal confine ucraino. Anche la zona attorno a Voronezh appare teatro di movimenti militari, con carri armati e reparti di fanteria.

Ucraina, Kiev: "Crederemo a ritiro russo quando lo vedremo"

"Abbiamo una regola: non credere a quello che ascolti, credi a quello che vedi". Così il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, risponde alle notizie di un parziale ritiro delle truppe russe dal confine con il suo Paese. "Quando vedremo il ritiro, crederemo alla de-escalation", ha detto Kuleba parlando con i giornalisti, secondo quanto riporta la Bbc.

Ucraina, Russia: fallimento storico della propaganda occidentale

"Il 15 febbraio 2022 passera' alla storia come il giorno del fallimento della guerra di propaganda occidentale. Messi in imbarazzo e distrutti senza sparare un colpo": cosi' la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, dopo l'annuncio del ministero della Difesa a Mosca che sta ritirando alcune delle sue truppe dal confine con l'Ucraina.

Ucraina: alcune forze russe si ritirano

Alcune forze russe dispiegate da settimane vicino al confine ucraino hanno iniziato a tornare alle loro guarnigioni: lo ha annunciato il ministero della Difesa a Mosca che ha successivamente pubblicato il video dei blindati che tornano alle basi di provenienza una volta finite le esercitazioni. Nel filmato si vede la marcia fuoristrada dei carri armati, e anche blindati, veicoli di fanteria e sistemi di artiglieria caricati su un treno.

Ucraina, Biden non ha un piano B sul gas. L'Europa non lo segue

La situazione in Ucraina è in bilico. Un indicatore importante in caso di crisi simili è dato dalle ambasciate e la decisione presa dal presidente Usa Joe Biden fa temere il peggio. Antony Blinken, il segretario di Stato Usa ieri ha ordinato il trasferimento dell’ambasciata americana in Ucraina da Kiev a Leopoli, città ai confini con la Polonia. In una nota il Segretario di Stato ha spiegato che la decisione è dovuta «alla drammatica accelerazione della crisi». Il Pentagono ha fatto sapere che nell’ultimo fine settimana, i russi hanno ammassato ancora altri soldati al confine. Il governo Usa, quindi, mantiene alto l’allarme, nonostante i primi segnali di distensione.

Evidentemente - prosegue il Corriere - la telefonata di sabato scorso tra Joe Biden e Putin è stata ancora più aspra di quanto comunicato ufficialmente. Il presidente americano ha respinto in modo secco la richiesta principale dell’interlocutore: l’Ucraina non deve entrare nella Nato. Non solo. Biden, almeno per il momento, non ha indicato altre soluzioni per sbloccare la crisi, se non quelle contenute nella ormai famosa lettera recapitata al Cremlino il 26 gennaio scorso. Stando alle indiscrezioni dei media Usa, l’Amministrazione Biden avrebbe offerto un dialogo più ampio sul disarmo in Europa, senza però mettere in discussione il diritto dell’Ucraina di scegliere le alleanze militari e quindi di poter aderire, un giorno, alla Nato. C’è poi il lavoro di consultazione che prosegue febbrile. Blinken e Sullivan stanno chiamando a ripetizione gli interlocutori europei. I due collaboratori principali di Biden si stanno concentrando sulle sanzioni alla Russia, i segnali sono preoccupanti.

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