Esteri
Ucraina? Non solo, anche Minsk e Baltico. Putin sogna una nuova Urss. Mappa
Lukashenko cede la sovranità bielorussa per restare in sella, un piano per unire Minsk a Kaliningrad minaccia il Baltico. La visione sovietica del Cremlino
Bielorussia, Lukashenko cede pezzi di sovranità a Putin per restare in sella
La presenza di armi e militari intorno a Minsk e in prossimità del confine ucraino non accenna a diminuire nonostante le esercitazioni si siano concluse. Tanto che anzi, la Bielorussia sta operando delle modifiche alla sua costituzione per consentire di ospitare armi nucleari e militari di Mosca a tempo indefinito. Secondo molti analisti, si tratta di fatto di una cessione della sovranità da parte di Minsk. D'altronde si parla da lungo tempo della possibile riunificazione tra le due entità nella Federazione Russa, o meglio dell'assorbimento della Bielorussia.
La spinta decisiva a questa prospettiva potrebbe darla non solo l'estroversione del Cremlino, ma anche e soprattutto le difficoltà interne vissute da Aleksandr Lukashenko. Dopo le proteste di massa dello scorso anno in seguito alle elezioni presidenziali, il leader di Minsk ha capito che ha bisogno della tutela di Putin per poter sopravvivere, temendo tra l'altro nuove rivolte dopo il referendum costituzionale in programma a breve. Anche a costo di diventare una sorta di protettorato, Lukashenko sembra disposto a cedere un pezzo del suo potere per non essere rovesciato.
Le possibili manovre tra Kaliningrad e Baltico
Nel frattempo, Mosca preme anche in direzione del Baltico. Già dalla crisi in Crimea in poi, le incursioni aeree o le esercitazioni miltari al confine coi paesi Baltici sono stati più che ricorrenti. Ora la tensione continua ad alzarsi, anche perché l'enclave russa di Kaliningrad è a soli 150 chilometri dal confine bielorusso. Il timore di Estonia, Lettonia e Lituania è quello di ritrovarsi circondate dalle forze russe, un salto nel passato che nessuno dei tre paesi avrebbe mai voluto compiere. Forse non è un caso che gli Stati Uniti e la Nato prevedono l'invio di nuove truppe proprio sul Baltico.
Il tutto mentre il Cremlino alza la posta e chiede agli Stati Uniti di ritirare le sue forze dall'Europa orientale, centro orientale, sudorientale e dai paesi Baltici. Washington risponde mandando degli elicotteri per fronteggiare un eventuale assalto dalla Bielorussia verso Kaliningrad per unire l'enclave a quello che sta diventando un protettorato di Putin.
Le pedine si stanno muovendo. Ed è un movimento pericoloso come non lo si vedeva da decenni in Europa.
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