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Ursula bis nel 2024 e no ai sovranisti. Ma la Spagna può ribaltare tutto

di Redazione Esteri

Von der Leyen fa saltare i piani di Weber (e Salvini) ricandidandosi ufficialmente alla presidenza della Commissione Ue. Ma incombe il voto a Madrid

Il piano di Von der Leyen fa saltare le strategie di Weber

Von der Leyen, parlando da Madrid, ha chiuso la porta agli "estremisti" e si presenta come grande garante di un'Unione europea centrale e moderata. Una strategia che potrebbe risultare vincente, anche perché Weber è in difficoltà nel provare ad abbattere la sua compagna di partito e connazionale. Spiegare il suo accantonamento, con lei che esce alla luce del sole per una rielezione, diventa sempre più complicato.

Von der Leyen sta anzi complicando i piani di Weber e di chi vuole un disgelo con la destra radicale. Basti vedere all'approccio su Ungheria e Polonia, dove alla guida ci sono componenti della costellazione sovranista. Ursula ha chiarito ai due paesi che le decisioni sulla politica migratoria del blocco devono essere prese a maggioranza qualificata, pochi giorni dopo che Budapest e Varsavia hanno dirottato un vertice dei leader per protestare contro una proposta di riforma e chiedere il voto all'unanimità.

Von der Leyen ha sottolineato che l'Ue si trova a un "punto cruciale" e che un cambiamento di atmosfera ha reso la riforma della migrazione più vicina che mai. "Vogliamo andare avanti insieme", ha dichiarato. I suoi commenti sono stati pronunciati durante un viaggio a Madrid in occasione dell'inizio del semestre di presidenza spagnola del Consiglio dell'Ue. Parlando al suo fianco, il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez ha fatto eco al sentimento del capo della Commissione.