Esteri
Usa vs Cina, dalla guerra dei dazi allo scontro armato. Camporini: “Il rischio di incidenti militari c'è"
L'ex Capo di Stato Maggiore italiano: “Escludo un conflitto vero ma un contatto navale per errore potrebbe accadere. Passiamo dalla Guerra Fredda alla Guerra tiepida”


Usa e Cina: da guerra dei dazi a scontro armato. Camporini: “Il rischio di incidenti militari c'è"
Dazi, controdazi e contro-controdazi: tra Usa e Cina la tensione è altissima ma il generale Vincenzo Camporini, Capo di Stato Maggiore della Difesa sino al 2011 e ora consigliere scientifico dell'Istituto Affari Internazionali, esclude che la situazione commerciale delicatissima possa sfociare in una guerra convenzionale o, magari, atomica.
Generale Camporini, i rapporti tesissimi tra Usa e Cina, potrebbero dare il via a una guerra reale?
“Che si accenda un conflitto globale tra usa e Cina lo escludo, ma che ci possano essere incidenti sì, perché fanno parte della vita quotidiana. Penso a un'escalation fortuita, magari con un incontro tra unità navali cinesi e americane e un errore da parte di qualcuno, ma penso possa al massimo innescare pesantissime proteste diplomatiche”.
Secondo lei Taiwan reclamata dalla Cina è una minaccia per la pace?
“Dipende da quanto gli Stati Uniti di oggi sono interessati a concretizzare le garanzie di indipendenza che hanno fornito per decenni. Con questa gestione di Washington certezze non ce ne sono, registriamo ormai atteggiamenti incostanti e occasionali su tanti temi. Non credo ci sia una possibilità che pur di non fa occupare l'isola di Formosa si lancino un'avventura militare”.
Camporini, se la sente anche di escludere un conflitto atomico?
“Se dovesse esserci rimarrebbe nell'ambito convenzionale, non credo ci siano le condizioni per una degenerazione. Rimarrebbe una sorta di deterrente per non fare escalation ulteriori”.
Ci troviamo di fronte ad una nuova Guerra Fredda come fu tra Usa e Urss dalla fine del secondo conflitto mondiale agli anni 90?
“Direi guerra tiepida”