Esteri
Usa, il 2020 potrebbe essere una stagione record di uragani
Previsti un numero doppio di fenomeni rispetto al normale
Il ‘maledetto 2020’ potrebbe essere ricordato in America non solo come l’anno del Coronavirus, delle pesantissime proteste antirazziali, per la nascita di un movimento revisionista storico che ha portato a distruggere statue e simboli della guerra confederata e per le elezioni più complesse della storia del Paese ma pure per un alto numero di uragani previsto da adesso fino a ottobre. La stagione ciclonica comincia ufficialmente negli Stati Uniti la prossima settimana e durerà fino ad ottobre. Gli esperti prevedono che , questa del 2020, potrebbe essere una delle peggiori in assoluto. Sono previsti infatti un numero di uragani dall’Atlantico doppio del normale.
Il primo di agosto, fuori stagione, se ne è formato già uno, Isaia di categoria 1, che ha toccato le coste della Florida e se ne è andato a nord ma senza causare troppi danni.
Tutto questo secondo i dati previsionali dell’Osservatorio Nazionale, la National Oceanic and Atmospheric Admnistration.
Nellaa stagione che sta per iniziare dovrebbero formarsi dai 19 ai 25 uragani, comprendendo i 9 che si sono già formati ‘fuori stagione’’. 'Una previsione mai fatta prima' dicono dal Centro.
La stagione più ricca di previsioni di uragani è stata nel 2005 , e fu considerata la stagione record. Ma il ‘maledetto’ 2020 vuole farsi ricordare negli Stati Uniti anche per questo.
Fortunatamente non tutti i fenomeni dovrebbero trasformarsi in veri e propri uragani, cioè con venti di velocità superiore alle 74 miglia ma, sempre secondo l’Osservatorio, almeno tre fino ad un massimo di sei, si formeranno con venti oltre le 111 miglia di velocità o persino più forti accompagnati da forti piogge.
L’ondata prevista di tempeste potrebbe costringere i meteorologi a utilizzare l’alfabeto greco per nominarle. Fortunatamente non tutti gli uragani che si formeranno toccheranno necessariamente la terra ma certo è che le popolazioni sulle coste hanno rischi maggiori e devono essere avvertite in tempo per accoglierli.
‘Al momento-sostengono al Centro-quella che sta cominciando potrebbe essere, per l’85%, una stagione anomala con possibilità che invece sia normale solo del 60%’. La stagione in arrivo potrebbe essere davvero considerata una stagione record’. L'aumento della formazione di uragani è causato da due fattori: dalle temperature della superficie del mare che sono molto più calde del normale e dalle condizioni del vento.
Un’analoga previsione è stata fatta dall’Università di Stato del Colorado che ha previsto ‘una stagione molto attiva con circa 24 uragani previsti, in una media normale di soli 12’. Il 2005, con disastrosi uragani come Katrina, Rita, Dennis e Wilma fu considerata una stagione da record. La speranza, chiaramente, è che i meteorologi si sbaglino.